A Sassari 797 ettari pronti per energia pulita, tetti tra i più sfruttabili.
Sassari, con 797,0 ettari di coperture e una superficie complessiva di 141,7 ettari, si colloca al secondo posto in Sardegna tra i Comuni con le maggiori potenzialità per il fotovoltaico. Lo evidenzia uno studio del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, riportato dall’Unione Sarda, quale mette in luce che, nel 2023, la Sardegna è stata la regione italiana con la maggiore superficie destinata a impianti fotovoltaici a terra, con oltre 91 ettari utilizzati, pari a circa il 37% del totale nazionale.
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I dati in Sardegna.
In cima alla classifica c’è Cagliari, con 644,2 ettari di tetti totali e 99,7 ettari di superficie disponibile. Seconda è Sassari segue con 797,0 ettari di superficie totale e 141,7 disponibili. Tra le città più popolose emerge Olbia, con 314,7 ettari. Secondo i dati aggiornati a luglio scorso, le richieste presentate a Terna per la sola Sardegna ammontano a 695, per una potenza complessiva superiore a 50 gigawatt. Numeri che evidenziano sia la pressione sugli ecosistemi sia le concrete opportunità per un percorso energetico più sostenibile. Il fotovoltaico, da solo, non basterebbe a garantire l’autonomia energetica dell’Isola, ma inserito in un mix equilibrato insieme a eolico e altre fonti rinnovabili, potrebbe dare un contributo fondamentale, riducendo il consumo di suolo agricolo e naturale.
La situazione a Sassari.
Tra i Comuni sardi con maggiore superficie disponibile per il fotovoltaico, Sassari emerge con 797,0 ettari di tetti utilizzabili. Si tratta di una risorsa considerevole, in grado di ridurre drasticamente il consumo di suolo, oggi sotto pressione a causa degli impianti fotovoltaici a terra. I tempi sono ormai maturi: anche in Sardegna il consumo di terreno per fini energetici continuerà a crescere. Tuttavia, esiste un’alternativa che potrebbe rendere l’Isola un modello virtuoso in Italia.
La soluzione passa dai tetti delle abitazioni private e degli edifici pubblici. Se dotati di pannelli fotovoltaici, potrebbero soddisfare gran parte del fabbisogno energetico senza ricorrere a nuove superfici a terra, tutelando così il territorio. L’adozione del fotovoltaico sui tetti potrebbe portare a un equilibrio virtuoso tra produzione di energia e salvaguardia ambientale.