Furto sacrilego a Porto Torres, recuperata parte della refurtiva

Carabinieri

Le indagini sul furto sacrilego a Porto Torres.

Le indagini sul furto sacrilego avvenuto nella chiesa di Cristo Risorto di Porto Torres hanno registrato un primo passo avanti. I carabinieri hanno infatti riconsegnato al parroco, don Michele Murgia, soltanto una parte degli oggetti sottratti nella notte tra sabato e domenica, quando i ladri erano riusciti a introdursi nell’edificio religioso forzando una finestra della sagrestia.

Grazie alle telecamere di videosorveglianza interne, l’intera azione criminale è stata ripresa e le immagini sono ora nelle mani degli inquirenti, che sarebbero già riusciti a risalire agli autori. In caserma, al sacerdote sono stati restituiti alcuni arredi sacri, tra cui pissidi e teche, ma non il tabernacolo di bronzo, ancora mancante. Il parroco ha sottolineato come il valore economico della refurtiva sia irrilevante rispetto alla ferita morale inferta alla comunità, colpita nella propria sensibilità religiosa. Ha inoltre espresso rammarico per le famiglie coinvolte, auspicando un ravvedimento da parte dei responsabili.

Non è la prima volta che la zona è teatro di simili episodi. Poche settimane fa un altro furto aveva interessato la chiesa parrocchiale dello Spirito Santo, dove erano stati sottratti calici e rame dalla porta della cappelletta, spingendo i parroci a valutare sistemi di sicurezza elettronica per proteggere i luoghi di culto.

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