Una giovane di Sassari viveva nella paura: 50enne condannato per stalking

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La ricostruzione delle persecuzioni subite dall’ex compagna di 23 anni.

Una relazione segnata dalla gelosia, poi la rottura e l’inizio di un lungo periodo di paura: ancora stalking a Sassari. La vita di una giovane di 23 anni era diventata un incubo a causa del comportamento dell’ex compagno, Alessandro Marini, oggi cinquant’anni, accusato di atti persecutori e lesioni personali.

Secondo quanto ricostruito nel corso del processo, l’uomo non avrebbe accettato la fine della relazione e avrebbe iniziato a pedinare la ragazza, insultandola e diffamandola nei locali dell’hinterland sassarese. In più occasioni l’avrebbe seguita anche in auto, arrivando a inseguirla lungo la strada Alghero–Sassari, cercando di costringerla a fermarsi.

Gli episodi più gravi e le minacce.

In uno di questi episodi, la giovane era riuscita a chiedere aiuto alla madre dopo un tentativo di tamponamento. Qualche tempo dopo, l’uomo si era presentato nel giardino della facoltà universitaria frequentata dalla ragazza, affrontandola davanti ai colleghi e accusandola pubblicamente di comportamenti non adeguati.

A distanza di un anno, un nuovo inseguimento si era verificato nei pressi della sua abitazione. In quell’occasione l’imputato avrebbe colpito la vettura della ex con oggetti e le avrebbe gridato alcune minacce, tra le quali una minaccia di morte. Il tamponamento aveva provocato danni al mezzo e lesioni fisiche alla ragazza.

Le prove e la testimonianza della vittima.

Durante il dibattimento, sono stati ascoltati diversi testimoni che hanno confermato il clima di terrore in cui la vittima aveva vissuto. Il racconto della giovane è stato giudicato coerente e credibile, riscontrato da più testimonianze e da elementi oggettivi raccolti nel corso delle indagini.

È emerso anche che l’uomo avrebbe creato un falso profilo Facebook per screditare e minacciare la donna, aggravando ulteriormente la sua posizione.

La sentenza di condanna per stalking del tribunale di Sassari.

Come scrive La Nuova Sardegna, al termine del processo, il tribunale di Sassari ha riconosciuto la piena responsabilità dell’imputato e lo ha condannato a due anni e otto mesi di reclusione per stalking e lesioni personali. La sentenza prevede anche misure di sicurezza: divieto di avvicinamento alla vittima e alla sua abitazione nel raggio di 300 metri e la libertà vigilata.

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