La campagna di donazioni del sangue a Sassari.
Un esempio di partecipazione attiva e solidale ha caratterizzato la campagna estiva #EstateDaDonatore, promossa dall’Aou di Sassari. L’iniziativa, lanciata a luglio, ha visto una risposta significativa da parte dei dipendenti dell’azienda sanitaria e dei cittadini, portando a una raccolta complessiva di 3.324 sacche di sangue entro la fine di settembre. Il messaggio di fondo resta invariato: donare sangue con continuità durante tutto l’anno è fondamentale per garantire la salute della collettività. Il risultato positivo è frutto anche della stretta collaborazione con le sezioni Avis comunale e provinciale di Sassari.
“L’iniziativa – afferma il commissario straordinario dell’Aou Mario Carmine Palermo – ha rappresentato un modello di partecipazione coerente con i valori del Servizio sanitario pubblico. Ha puntato a promuovere consapevolezza, responsabilità e solidarietà attraverso un gesto semplice ma essenziale per la salute di tutti”.
Numerosi dipendenti hanno risposto alla “chiamata” della donazione, recandosi ora al Centro di via Monte Grappa, ora presso le sedi Avis. “L’importante era, e continua a essere, andare a donare – sottolinea il dottore Pietro Manca, direttore del Servizio immunotrasfusionale dell’Aou di Sassari -. È stata un’estate impegnativa, ma grazie ai donatori siamo riusciti a far fronte alle varie necessità. Grazie anche alla sinergia tra centri trasfusionali della rete regionale sangue e agli apporti che arrivano dalle regioni convenzionate, è stato possibile soddisfare le esigenze delle strutture sanitarie“.
La campagna di comunicazione si è concentrata principalmente sui canali social dell’Aou, diffondendo messaggi su Instagram, Facebook, X, Threads, LinkedIn e YouTube, supportati da Storie, post, reel e video anche sui monitor aziendali. A suggellare la partecipazione civica, alla conclusione della campagna si è aggiunta quella dei professionisti iscritti all’Ordine degli architetti e degli ingegneri di Sassari: 27 donazioni effettuate al Centro trasfusionale del Palazzo Rosa, a conferma dell’attenzione della società civile verso la causa.
