Inaugurato il secondo ecocentro di Sassari, a disposizione oltre 2.100 metri quadrati

Aperto il secondo ecocentro di Sassari.

Da oggi Sassari può contare su un nuovo ecocentro. All’ormai rodata struttura di via Montello, si aggiunge quella di Funtana di Lu Coibu, nell’area dell’ex inceneritore, una zona ideale anche per chi arriva dalle borgate. 2.100 metri quadri a disposizione della cittadinanza, un’area attrezzata che rappresenta un punto di raccolta polivalente.

Stamattina il sindaco Nanni Campus, l’assessore all’Ambiente Antonello Sassu con la dirigente Marge Cannas e i rappresentanti della Rti Stefano Garbarini per Ambiente Italia e Gregorio Miceli per Formula Ambiente hanno presentato la struttura.

Il nuovo ecocentro è aperto al pubblico con un orario più ampio: dal lunedì al venerdì dalle 9:45 alle 14:30 e dalle 16:30 alle 18:30 e il sabato dalle 12:30 alle 16:45. Cittadine e cittadini avranno quindi possibilità di conferire i rifiuti ingombranti, tra i 2 ecocentri, dalle 8:15 alle 18:30 dal lunedì al venerdì e dalle 8:15 alle 16:45 il sabato.

Come nell’altro, anche nella struttura di Funtana di Lu Coibu il servizio è gratuito e possono essere conferiti: rifiuti urbani provenienti da utenze domestiche, cartucce toner per fotocopiatrici e cartucce per stampanti esaurite, televisori e monitor, computer, aspirapolvere, stampanti, telefoni, trapani, ferri da stiro, piccoli elettrodomestici e apparecchiature elettroniche in genereatterie al piombo (batterie auto e gruppi di continuità computer), carta e cartone (il cartone deve essere privo di film di polietilene), neon e lampadine a basso consumo, frigo, congelatori, condizionatori, cucine, lavatrici, apparecchi per cottura cibi, forni a microonde, scaldabagni, stufe, radiatori, legno in genere, mobili, sedie, tavoli, etc, rifiuti metallici in ferro, rame, alluminio, sfalci di prato e residui di potature (è concesso il conferimento di massimo 20 sacchi da 50 litri all’anno), rifiuti urbani ingombranti non recuperabili quali poltrone, materassi, plastiche varie, oggetti misti, lastre di vetro, infissi, specchi, inerti da demolizione in modeste quantità (escluse le guaine, i pannelli in cartongesso ed altre tipologie di rifiuti pericolosi), oli alimentari esausti e minerali usati.

Anche la gestione di questa struttura è in capo alla Rti. I lavori sono costati 300mila euro, a fronte di un finanziamento comunale e regionale di 454mila euro, ottenuti tra il 2017 e il 2019, con progetto approvato nel 2020 . Le economie saranno utilizzate per l’acquisto di attrezzature utili al funzionamento del punto di raccolta.

I lavori sono iniziati a gennaio 2021 e il centro è stato collaudato ufficialmente a dicembre 2021. Lavori e autorizzazioni hanno subito un comprensibile rallentamento a causa dell’emergenza sanitaria del Covid.

Condividi l'articolo