L’utilizzo dell’intelligenza artificiale degli esercenti di Sassari.
“L’intelligenza artificiale non è il nemico, lo diventa solo se la si contrasta o si finge che non esista”, è questo il messaggio lanciato da Giuseppe Boccia, presidente provinciale di Confesercenti Sassari, sul tema dell’innovazione e dell’impatto delle nuove tecnologie sul tessuto imprenditoriale. Si tratta di un appello alla lucidità e alla consapevolezza, in un momento in cui l’IA sta trasformando profondamente numerosi settori economici. Secondo il presidente, le imprese della provincia non devono lasciarsi intimidire dal cambiamento, ma cogliere l’opportunità di crescita che l’intelligenza artificiale può offrire.
Evitare di essere frettolosi o ideologici.
Secondo Boccia, è essenziale evitare approcci frettolosi o ideologici. “Non possiamo permetterci di essere superficiali. La sfida è trovare i giusti equilibri: serve una gestione intelligente e responsabile, che faccia dell’intelligenza artificiale uno strumento di supporto e non una minaccia”. Per Confesercenti Sassari, il ruolo delle associazioni di categoria deve essere quello di stimolare il confronto e avanzare proposte concrete, soprattutto laddove l’innovazione può portare vantaggi immediati e misurabili.
Boccia ha evidenziato l’importanza di destinare risorse specifiche a quelle imprese che operano in settori particolarmente esposti o promettenti, come quello dei viaggi e il comparto sanitario. “Ci sono ambiti che offrono ottimi spunti, ma bisogna investire con criterio e pensare in ottica di sostenibilità e contenimento degli sprechi. Solo così – ha concluso – l’intelligenza artificiale potrà davvero diventare un alleato per l’intero sistema economico”.
L’intelligenza artificiale aiuta il settore del pernottamento.
Un aiuto dall’intelligenza artificiale arriva anche nel settore del pernottamento. “L’intelligenza artificiale è un supporto prezioso nel mio settore, in particolare nella gestione e programmazione. Grazie a strumenti basati su AI, posso ottimizzare la pianificazione delle prenotazioni, gestire in modo più efficiente la comunicazione con i clienti e analizzare i dati per migliorare i servizi offerti. Automatizzare alcune attività mi permette di risparmiare tempo e concentrarmi maggiormente sull’accoglienza e sulla qualità dell’esperienza degli ospiti. L’AI non sostituisce il contatto umano, ma lo affianca, rendendo l’intera organizzazione più fluida, moderna e in linea con le aspettative dei viaggiatori di oggi”, afferma il titolare di Albore guest house, Federico Melia.
Nuovi spunti anche per la ristorazione.
Anche nel settore della ristorazione l’intelligenza artificiale offre un aiuto. A confermarlo è Paolo Figus, titolare del ristorante La Patigia: “L’intelligenza artificiale rappresenta un valido alleato anche nel mondo della cucina. Può offrire un prezioso supporto nella progettazione grafica dei menù, nell’organizzazione del lavoro e perfino nella creazione di nuove ricette, combinando ingredienti e tecniche in modo innovativo. Tuttavia, resta fondamentale ricordare che la vera forza della cucina risiede nel tocco umano: creatività, sensibilità, esperienza e passione non possono essere replicate da alcun algoritmo. L’AI è uno strumento, utile e stimolante, ma il cuore del nostro lavoro resta la mente, la mano e l’intelligenza dell’uomo. Solo così si crea davvero qualcosa che emoziona”.