Il Liceo Azuni conquista il terzo posto al concorso contro la droga

Il Liceo Azuni conquista il terzo posto al concorso contro la droga

Il concorso nazionale contro la droga vinto dall’Azuni di Sassari.

Il Liceo Azuni di Sassari è stato premiato nei giorni scorsi a Roma, nella sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri, per il terzo posto conquistato tra le scuole superiori nel concorso nazionale sul tema “No alla droga, no ad ogni forma di dipendenza”.

Il concorso, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del merito, dal Dipartimento per le politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero della Salute, è stato rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie invitandole a partecipare con elaborati in forma di fumetto, video o performance artistiche di musica, danza e teatro.

La scuola sassarese è stata l’unica sarda su nove premiate, insieme ad altre due scuole superiori, tre scuole medie e tre scuole primarie, dopo avere superato la selezione regionale insieme a due scuole medie dell’isola.

Ad aggiudicarsi l’importante riconoscimento, con la realizzazione di un fumetto a colori dal titolo “Fuori” di circa novanta disegni articolati in dieci tavole, sono stati cinque allievi del liceo classico coordinati dalla professoressa Maria Gavina Camboni, docente di scienze e referente del progetto.

I neofumettisti azuniani, tutti appassionati di lettura e disegno, sono Matteo Falchi della classe 2^D, autore della storia rappresentata, Rita Milia della 1^D, autrice, sceneggiatrice e disegnatrice, Fabrizio Mongiu della 4^D, sceneggiatore, Alba Spano della 1^F e Simone Urgeghe, della 2^D, entrambi disegnatori, e il loro gruppo è stato l’unico a proporre un’opera con la tipologia del fumetto tra le altre vincitrici presentate sotto forma di canzoni e video.

Gli studenti di via Rolando, presenti nella capitale insieme alla professoressa Camboni tranne uno rimasto in Sardegna per motivi personali, hanno ricevuto il premio dal Ministro della salute Orazio Schillaci, affiancato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e dal Ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, nel corso di una cerimonia presentata dal conduttore televisivo Gianni Ippoliti.

“La storia che abbiamo raccontato con disegni e dialoghi – spiegano gli autori – inizia con un’ombra che in terza persona racconta la vita di un ragazzo che vorrebbe essere all’altezza della situazione nel confronto con gli altri, ma che si sente trasparente e si rifugia nella gratificazione illusoria delle sostanze stupefacenti fino alla dipendenza, allo spaccio e a una tagica fine insieme a un compagno di sventura. Le ultime immagini mostrano la famiglia, la scuola, la musica e lo sport, nei quali avrebbe potuto trovare la sua salvezza, con l’ombra iniziale che rappresenta tutto ciò che egli non è stato a causa delle sue scelte sbagliate“.

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