Ritorsioni contro i residenti dopo gli arresti per mafia a Sassari

La mafia nigeriana a Sassari fa paura anche dopo gli arresti.

Dopo i 30 arresti di due giorni fa nel centro storico di Sassari, nell’ambito di un’inchiesta sulla mafia nigeriana, nella notte l’auto di un residente a San Donato è stata vandalizzata, con le gomme squarciate. L’episodio potrebbe essere legato proprio a queste indagini e la polizia locale, che ha raccolto la denuncia, sospetta si tratti di un gesto ritorsivo.

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Questo perché i residenti del rione hanno collaborato alle indagini che hanno portato ai maxi arresti in questi giorni. Una grossa inchiesta legata a una criminalità organizzata che, secondo gli inquirenti, non si limiterebbero alla città di Sassari, ma avrebbero ramificazioni in diverse regioni italiane e legami con reti internazionali.

Proprio oggi, 14 dei 30 arrestati con l’accusa di associazione mafiosa compariranno davanti al gip del tribunale di Sassari per l’interrogatorio di garanzia. Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, gli indagati farebbero parte del sodalizio criminale nigeriano denominato Viking, attivo nel traffico di droga, nella prostituzione e nella tratta di esseri umani.

La droga in centro a Sassari.

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Da tempo il centro di Sassari è ostaggio di organizzazioni criminali e diverse aree sono diventate piazze di spaccio. L’importante operazione contro la Mafia nigeriana, che ha coinvolto la Squadra Mobile della Questura di Sassari e il Servizio Centrale Operativo di Roma, impegnati in un’indagine articolata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, ha portato a sgominare una fitta organizzazione con 30 membri. Un’operazione senza precedenti e decisivo per le indagini è stato l’impiego di due agenti sotto copertura.

L’organizzazione agiva in stretto contatto con la Nigeria e operava prevalentemente nella città, con diramazioni in altre città italiane, come CagliariGenovaIserniaCasertaVeronaSiena Terni, ma aveva contatti anche con altri stati come MauritaniaFranciaOlanda Germania. Gli arresti aprono uno spiraglio su una nuova era per il futuro di Sassari, ma in città ora c’è anche un altro problema: la paura delle ritorsioni.

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