Tagli ai premi dei medici di Ozieri e Alghero, sindacati contro Bartolazzi

Sindacati contro i tagli agli incentivi ai medici e personale di Ozieri e Alghero.

Le segreterie Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica di Sassari hanno definito quanto accaduto nei confronti del personale medico delle Rar (risorse aggiuntive regionali) di Ozieri e Alghero come l’ennesima presa in giro. Lo hanno dichiarato in una lettera indirizzata all’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi.

I sindacati hanno ricordato che la precedente Giunta regionale aveva assegnato alle aziende del sistema sanitario sardo delle risorse per due distinte linee incentivanti: una destinata al personale operante nei presidi periferici, l’altra relativa alle attività legate ai trapianti. Per quanto riguarda i lavoratori dei presidi di Alghero e Ozieri, l’incentivo sarebbe dovuto spettare ai professionisti che avevano garantito la copertura dei turni di servizio, spesso a causa di assenze o carenze di personale, in particolare nel periodo del Covid, ma anche successivamente.

Hanno precisato che, affinché il premio venisse erogato, era necessario il passaggio nei tavoli di confronto con la Asl di Sassari, come effettivamente avvenuto. Tuttavia, mentre l’annualità 2022, liquidata alcuni mesi prima, aveva comportato un incremento delle buste paga, per quelle del 2021 e 2023 – già discusse tra sindacati, RSU e azienda – vi era stata una sgradita sorpresa. I rappresentanti sindacali hanno rilevato che, a seguito delle rendicontazioni delle risorse finanziate, il premio si era ridotto di circa il 70% rispetto al valore stabilito dalle delibere regionali. In base a variabili come il numero dei turni effettuati e la distanza della sede di lavoro, si era infatti passati da 155 a 54 euro per i turni svolti in sede, e da 275 a 54 euro per quelli fuori sede.

Per i sindacati si tratta, ancora una volta, di un’ulteriore beffa ai danni delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto, che – pur avendo garantito i servizi ai cittadini e rinunciato spesso al proprio tempo libero – si ritrovano ora con un riconoscimento economico fortemente ridimensionato, sentendosi traditi da un sistema politico regionale che, nei fatti, finirebbe per agire come un vero e proprio nemico.

Inoltre, hanno denunciato che a beneficiare della misura sono solo infermieri e tecnici di radiologia e laboratorio, escludendo di fatto altre figure professionali, come gli operatori socio-sanitari (OSS) e le ostetriche. Hanno sottolineato che queste categorie, al pari di infermieri e tecnici, avevano contribuito alla tenuta del sistema, soprattutto gli OSS, figura che era – e resta tuttora – tra le più a contatto diretto con il paziente. Per questi motivi, nella lettera all’assessore Bartolazzi, i sindacati hanno chiesto un intervento urgente, sollecitando l’adozione di misure adeguate per incrementare il fondo e, soprattutto, per aggiornare e/o modificare gli atti deliberativi, estendendo i benefici del premio anche a quei lavoratori finora esclusi.

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