Le dichiarazioni del medico e candidato Carlo Doria.
Botta e risposta tra il candidato di centrodestra alle elezioni suppletive nel collegio del nord Sardegna, Carlo Doria, e il deputato del Movimento 5 Stelle, Mario Perantoni. Oggetto della polemica, le azioni poste in campo dal governo per l’emergenza coronavirus.
“Approfondendo insieme ai colleghi esperti nella materia quella che è oggi la piaga del 2020, vorrei sottolineare alcune cose. In questi mesi sono stati fatti dei passi avanti perché abbiamo capito che si tratta di un’influenza causata da un virus sicuramente più aggressivo – ha affermato l’ortopedico -. Ma, se inquadrato da subito e gestito con l’eparina, il cortisone o antivirali, è un virus che non porta alla morte. Tutti quei pazienti che sono deceduti lo sono nella fase iniziale quando non si era compresa la modalità per poterla curare“.
Il medico, sostenuto dalla coalizione di centrodestra, ha lanciato successivamente l’anatema contro il governo Conte: “C’è un’allarme che voglio lanciare, ben più grave del dilagare del coronavirus. Ovvero la limitazione di quelle che sono le libertà personali. C’è una alterazione di quelli che sono gli equilibri e i costumi come la chiusura delle discoteche e dei locali pubblici. Un susseguirsi di provvedimenti smisurati che seguono da paravento a un governo nazionale che si nasconde dietro il covid senza risolvere quelli che sono i problemi della società italiana“.
Immediata è giunta la replica del deputato Mario Perantoni (Movimento 5 Stelle), presidente della commissione Giustizia alla Camera. “È sconcertante, oltre che preoccupante, l’allineamento del candidato Carlo Doria alla campagna provocatoria di disinformazione promossa da Meloni e Salvini. Doria, infatti, sostiene che il Covid è solo un virus qualunque, che non ha conseguenze letali, mentre i contagi tornano ad aumentare di giorno in giorno. L’esperienza dei Paesi maggiormente coinvolti insegna quanto sia necessario prevenire gli effetti disastrosi del virus. È imbarazzante il fatto che un medico, tra l’altro componente dell’unità di crisi regionale, minimizzi i rischi e la pericolosità del virus e si lasci persuadere dalla propaganda piuttosto che dalla scienza, al solo scopo di delegittimare il Governo”.