Arrestato dopo la scoperta di un arsenale a Olmedo.
Un intervento dei carabinieri a Olmedo, nella serata di sabato, 18 ottobre, ha portato all’arresto in flagranza di un uomo ritenuto responsabile di detenzione e porto abusivo di armi clandestine e minaccia aggravata. L’operazione, condotta dai militari della locale stazione con il supporto dei colleghi di Ittiri e della Compagnia di Alghero, rientra in un’attività più ampia volta a contrastare il possesso illegale di armi da fuoco.
L’allarme era scattato nel primo pomeriggio, quando i carabinieri sono intervenuti in una tabaccheria di Ittiri a seguito di una chiamata al 112 quando il proprietario aveva segnalato di essere stato minacciato da un uomo armato. Secondo quanto ricostruito, l’aggressore, non riuscendo a saldare il conto con il bancomat, aveva accusato il titolare di averlo ingannato e lo aveva minacciato di morte, mostrando una pistola appoggiata sul bancone. Poco dopo, l’uomo si era allontanato a bordo della propria auto.
Attraverso l’analisi dei filmati di videosorveglianza e le dichiarazioni dei testimoni, i carabinieri sono riusciti a identificarlo e intercettarlo nei pressi della sua abitazione. La successiva perquisizione personale, veicolare e domiciliare ha permesso di rinvenire 1.465 cartucce, 12 coltelli a serramanico e tre pistole a salve modificate per sparare con munizionamento calibro 7,65 e 22, tra cui quella usata nella minaccia. Sono state inoltre sequestrate armi regolarmente detenute, tra cui tre pistole e due carabine ad aria compressa.
Le armi e il munizionamento sono state poste sotto sequestro, mentre l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Sassari, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.