Un anno di Mondiale Rally in Sardegna, Di Nolfo: “Furto sventato, ma solo rimandato”

Il Mondiale rally resta in Sardegna, ma Di Nolfo guarda avanti

Il Mondiale rally resta in Sardegna, ma non canta vittoria il consigliere regionale Valdo Di Nolfo, che aveva lanciato la mobilitazione generale. “Il furto è stato sventato ma solo temporaneamente: da un lato siamo estremamente contenti perché è chiaro che la mobilitazione lanciata ha sortito l’effetto sperato – commenta -. In questi giorni è partita una partecipazione massiccia alla protesta e sono molto contento perché tutti si sono esposti contro lo spostamento: politici di ogni colore (con l’unica eccezione di Fratelli d’Italia, favorevole alla scelta romana), istituzioni, sindacati, la Confcommercio regionale, imprese locali e cittadini rafforzando così il lavoro della Regione Sardegna per trattenere la tappa del Rally in Sardegna”.

“I miei complimenti vanno alla presidente Alessandra Todde e agli assessori Giuseppe Meloni e Franco Cuccureddu per aver raggiunto questo primo obiettivo. Però ciò che ACI e il Ministro dello Sport stanno di fatto formalizzando è che lo spostamento è solo rimandato: l’edizione 2026 resterà in Sardegna ma l’obiettivo per il ministro Abodi e soci resta il trasferimento a Roma per il 2027”.

“Ora non dobbiamo accontentarci e non dobbiamo fermarci, dopo questo risultato dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme affinché venga rispettato il contratto che prevede, oltre a 2025 e 2026, che anche l’edizione 2027 si svolga in Sardegna – conclude -. Abbiamo compreso l’importanza e l’impatto che il Rally ha su tutta l’isola, non solo sotto il profilo economico ma anche culturale e identitario, ora dobbiamo preservare il contratto e confermare anche la tappa 2027. Questo obiettivo lo possiamo e dobbiamo raggiungere solo tutte e tutti insieme”.

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