Addio a Giovanni Silanos, pioniere della ristorazione di Sassari

Famoso per la creazione del Camelot e del Borgo si San Francesco

È morto Giovanni Silanos, riferimento storico della ristorazione sassarese. Stanotte la scomparsa all’età di 65 anni del noto imprenditore che tutti in città conoscevano come gestore prima del Camelot, al centro storico, e negli ultimi tempi del Borgo San Francesco in via Volonté. Centinaia i messaggi di cordoglio pubblicati sui social a testimonianza dell’affetto, e anche della riconoscenza, verso un uomo che, lo riferiscono in tanti, “ha nutrito tutta Sassari”.

In particolare l’esperienza pionieristica del Camelot, impresa fatta nascere negli anni ’80 in collaborazione con la moglie Silvia. Dalle 20 alle sei del mattino ospitava il popolo della notte che si recava da lui fino alle prime luci dell’alba per gustare il celebre panino con la fettina di cavallo, a cui ancora oggi lo si associa, o la celebre carbonara. “Da Gianni andavano tutti – ricordano i conoscenti – dalla persona più facoltosa a quella più umile”.

E anche gli artisti più famosi, a Sassari per concerti o rappresentazioni teatrali, che mangiavano da lui e venivano serviti con abbondanza definita “luculliana” tra pasti di terra, formaggi e molto altro. Un passaggio di vip testimoniato dalle fotografie che tappezzavano il locale dove si teneva pure il karaoke, altro polo di attrazione. Carattere esuberante, amato da tanti, Giovanni Silanos lascia, oltre alla moglie, due figli di cui uno, Tino, continua la sua opera nel locale Il Civico sempre in vicolo Pettenadu. Con la sua scomparsa, concordano tutti, se ne va “un pezzo della storia di Sassari”. I funerali si terranno giovedì 21 alle 15 nella Chiesa di Santa Maria Bambina.

Condividi l'articolo