Il motore della barca ha un guasto, allarme a largo per 2 sassaresi

Il salvataggio di due diportisti nelle acque di Porto Torres.

Due giovani diportisti originari di Sassari sono stati soccorsi stamane dalla Capitaneria di porto di Porto Torres, quando si trovavano in difficoltà a bordo del loro natante da diporto semicabinato mentre si trovavano a circa 200 metri dalla costa nelle immediate adiacenze del porto commerciale turritano.

I soccorsi.

L’operazione è iniziata intorno alle 9, quando la sala operativa della Guardia Costiera ha ricevuto la chiamata tramite Numero Blu 1530 da parte degli occupanti dell’unità che hanno segnalato di essere alla deriva, a causa di un’avaria al motore fuoribordo, occorsa durante la navigazione dal porto di Castelsardo verso Porto Torres e di trovarsi nello specchio acqueo al traverso della spiaggia di Balai.

Dopo aver appurato le buone condizioni di salute dei due giovani di 34 e 37 anni e avergli invitati a mantenere la calma e ad indossare i giubbotti di salvataggio, l’autorità marittima, senza mai interrompere il contatto telefonico, ha disposto l’invio in zona della dipendente motovedetta CP 810, unità navale specializzata nelle attività di ricerca e soccorso in mare.

Le operazioni si sono concluse intorno alle 10 quando l’unità, intercettata rapidamente dalla motovedetta, è stata scortata in porto, dove è stata ormeggiata in sicurezza, con gli occupanti un po’ scossi per l’accaduto ma che non hanno avuto bisogno di cure sanitarie.

L’invito alla cautela.

Il capo del Compartimento marittimo turritano, capitano di Fregata Gabriele Peschiulli, ha ricordato come sia fondamentale, per tutti gli utenti del mare, prevenire eventuali problematiche durante la navigazione attraverso un’attenta preliminare verifica delle condizioni di efficienza del mezzo nautico accompagnata dalla necessaria considerazione dovuta alle condizioni meteo marine e alla loro prevista evoluzione.

“Quello di oggi – ci dice il comandante Peschiulli – può sembrare un intervento banale ma ogni soccorso fa storia a sé perché, come il personale della Guardia Costiera sa bene, le variabili che entrano in gioco sono molteplici e richiedono in ogni caso estrema professionalità. Si può affermare che con l’intervento odierno sia cominciata ufficialmente la stagione delle operazioni di soccorso. L’inizio del periodo delle attività ricreative in mare è sempre una fase delicata per coloro che dopo qualche mese di interruzione intendono recuperare confidenza con la nautica; in alcuni casi, si determina un insidioso mix di sottovalutazione delle condizioni della propria unità dopo un lungo periodo di fermo e di sopravvalutazione della propria perizia marinaresca. L’invito che l’autorità marittima rivolge agli utenti del mare è di evitare per quanto possibile uscite in solitaria e di curare particolarmente la presenza e la funzionalità delle dotazioni di sicurezza delle proprie unità da diporto così come dei dispositivi di comunicazione che devono essere adeguati alla distanza dalla costa”.

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