Naufragio a Stintino, indagato Giovannino: l’accusa è di naufragio colposo

Davide Calvia

Le indagini sul naufragio nelle acque di Stintino.

La Procura della Repubblica di Sassari ha indagato Giovannino Pinna. Il 35enne e suo cugino Davide Calvia erano sulla barca che si è arenata nel Golfo dell’Asinara lo scorso 12 aprile. Dopo dieci giorni di ricerca, il corpo di Calvia, sulla quale ieri è stata eseguita l’autopsia, era stato ritrovato sulla costa di Castelsardo.

Giovannino Pinna indagato per naufragio colposo.

Il pescatore sassarese di 35 anni, trovato in stato di ipotermia sulla spiaggia di Marritza oltre 24 ore dopo l’incidente in mare, è attualmente accusato di naufragio colposo. Dopo essere stato ricoverato per una settimana presso l’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, Pinna è stato dimesso ed è tornato a casa. Il 35enne potrà decidere di farsi ascoltare dagli inquirenti in presenza del suo avvocato e raccontare ciò che è accaduto il pomeriggio del 12 aprile, quando era uscito a pescare con suo cugino.

L’autopsia sul corpo di Davide Calvia.

Ieri mattina, il medico legale ha eseguito l’autopsia sulla salma di Davide Calvia presso l’istituto di patologia forense, su incarico della Procura. La famiglia della vittima, nel frattempo ha nominato un perito di parte. Tuttavia, i risultati dell’autopsia e le indagini sulla dinamica dell’incidente sono tenuti segreti. Potrebbe esserci qualche particolare significativo sulla causa della morte di Calvia, ma dagli inquirenti non trapela nulla.

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