I negozi di Sassari e la crisi: “Sarà un Natale umile”

I negozi di Sassari si preparano alle feste di Natale.

Sarà un Natale nel segno della responsabilità quello che si appresta a vivere la città di Sassari. L’attenzione verrà posta sui consumi, che quest’anno sono frenati dal caro bollette. E dalle tante altre incertezze, che continuano a rallentare la crescita economica del Paese. A partire dalla guerra in Ucraina, di cui non si intravede la fine.

Un Natale sotto il segno della responsabilità.

“Indubbiamente ci sarà maggiore senso di responsabilità – commenta il presidente di Confesercenti per la provincia di Sassari, Giuseppe Boccia -. Le famiglie staranno attente, ma il Natale è una delle ricorrenze forti della tradizione italiana. Per questo ciascuno, in base alle proprie possibilità, farà il possibile per vivere al meglio questo momento. Penso tuttavia agli anziani, che quest’anno saranno meno espansivi nel fare regali. Le incertezze sono tante e, come detto, occorrerà prestare maggior attenzione“.

Se in altri contesti il pizzico di atmosfera natalizia è già presente, a Sassari è necessario dare un’accelerata. “Anche gli esercenti, nel loro piccolo, possono fornire un importante contributo. Basta anche solo una piantina all’ingresso del negozio, una banalissima Stella di Natale. Sono proprio loro a non dover mollare. Perché quando il cittadino passeggia, si immagina una galleria commerciale a tema ed è importante sentirsi parte del contesto. Dovrà essere un Natale umile. E nel piccolo occorrerà investire per creare curiosità tra bambini e anziani, che poi si riflettono con i consumi. Non dimentichiamo che in altri posti stanno già avviando i mercatini di Natale e quant’altro”, prosegue Boccia.

Le incognite per cittadini ed esercenti di Sassari.

L’incognita della guerra, del caro bollette e del Covid non lasciano tranquilli i consumatori, che non vedono l’agognata luce in fondo al tunnel. “Questi eventi generano senso di paura, ma anche di responsabilità. Occorre essere ottimisti, ma attenzione. La guerra non finisce con la fine dei bombardamenti. Di riflesso ce ne potrebbe essere una economica, le cui conseguenze le vedremo nei decenni futuri – incalza il numero uno di Confesercenti -. Altresì il caro bollette non trova un miglioramento e non si capisce se vi possa essere un peggioramento economico. Infine, per quanto riguarda il Covid la battaglia non è vinta, ma sotto controllo. L’attenzione dev’essere massima”.

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