Nella cittadella dell’innovazione di Sassari, dove nascono le startup del futuro

startup Sassari

Dall’Università di Sassari un progetto ambizioso farà nascere startup di successo.

Il futuro di Sassari è innovazione. Si chiama “Foolers Village Sassari” ed è un progetto nato dalla collaborazione di Foolfarm, venture builder italiana e l’Università di Sassari, che supporterà la nascita dall’ateneo di imprese innovative basate sull’Intelligenza artificiale, dalle tesi di studenti e dottorandi per contribuire allo sviluppo del territorio di Sassari e alla nascita di posti di lavoro.

Il progetto è molto ambizioso e parte da una società privata, nata nel 2020, leader in Europa nel settore Venture Builder, ovvero basato sulla costruzione di startup innovative, partendo da idee. E’ proprio su queste premesse che si basa il progetto “Foolers Village Sassari”, che come in altri atenei del Sud Italia, ha l’obiettivo di lanciare sul territorio startup innovative.

“Due anni fa abbiamo portato questo progetto all’università di Lecce – ha detto Andrea Cinelli, CEO di Foolfarm con sede a Milano – e abbiamo selezionato le migliori tesi e finanziato diverse startup. In particolare abbiamo creato da una tesi universitaria una startup diventata nazionale, che ha oggi un capitale da quasi 3 milioni di euro. Anche a Sassari, in linea con le specificità del territorio, vogliamo creare delle start up del genere, partendo dalle idee nelle tesi di laurea degli studenti di Ingegneria, non fornendo solo supporto, ma noi andiamo anche a costruirle, intercettando i migliori progetti e finanziandoli dai 200mila ai 350mila euro a progetto”.

Sassari è un territorio ricco di potenzialità secondo Foolfarm, dove può essere terreno fertile per lo sviluppo nei settori di Biotech, Healthcare e Agritech. “Ogni territorio ha le sue peculiarità e ci sono diversi progetti di startup – dice Cinelli – che sono molto interessanti perché improntati sullo sviluppo di tecnologie avanzate nel settore agricolo, caseario e nell’artigianato. Molto importanti anche i progetti sulla longevità per creare quelle applicazioni che migliorano la qualità della vita della popolazione”.

Il fine di Foolers Village Sassari è anche quello di annullare tutte le barriere che portano gli studenti sassaresi a non riuscire a fare impresa. Un gap che spesso mortifica i talenti che escono dalle università del territorio. “L’obiettivo è quello di contrastare la fuga dei cervelli, perché spesso capita che gli studenti non riescono a mettere in campo le loro competenze – aggiunge – e questo è spesso comune nel meridione. Per questo motivo i progetti di Foolfarm entrano nelle Università del Sud. Nell’ateneo di Sassari abbiamo avuto un’accoglienza incredibile e c’è tanto entusiasmo da parte di tutti”.

Il progetto si prefissa anche di curare corsi di formazione imprenditoriale nei programmi all’interno degli atenei, mettendo a disposizione dei laureandi, laureati dei contest per selezionare i progetti imprenditoriali migliori, con percorsi di affiancamento imprenditoriale. “All’interno dell’ateneo ci sarà una figura che farà scouting di talenti e andrà a selezionare il progetto che svilupperemo”, spiega Cinelli. Questa fase si basa su un programma dai 3 ai 6 mesi che propone progetti con un investimento da 200 a 350 euro – dichiara il CEO -. FoolFarm agisce come co-fondatore in queste nuove iniziative, assumendo il ruolo di venture builder per sostenere l’avvio delle startup emergenti. Ciò permette ai team di sviluppare e coltivare i propri talenti, offrendo loro fiducia e assistenza nella costruzione del proprio modello di business”.

“Abbiamo avuto una grande accoglienza all’Università di Sassari e molto entusiasmo – conclude-. Siamo molto felici di collaborare con loro e ci aspettiamo grandi risultati”.

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