Neurochirurgia Sassari, Masala (Fdi): “Sanita allo sbando con commissari Todde”

Crisi in Neurochirurgia a Sassari, affondo di Francesca Masala (Fdi)

I problemi di personale nel reparto di Neurochirurgia a Sassari scatena le reazioni della consigliera regionale Fdi Francesca Masala. “Neurochirurgia di Sassari: la sanità tracolla dopo i commissari voluti da Todde La sanità sarda va male, anzi peggio – attacca -.Lo dimostra il rapporto documentale GIMBE del 2023, che rileva i parametri essenziali di assistenza per il Ministero della Salute. La nostra Regione era allora in controtendenza e miglioramento di ben 26 punti percentuali rispetto a molte altre regioni italiane”.

“Questo significa che nel 2023 la Sanità sarda andava meglio che ora, nonostante ci fossero i
dirigenti che tanto ha fatto questa maggioranza per sostituirli con gli attuali commissari.
Ora i commissari nelle ASL ci sono da maggio scorso e 4 mesi di attività son sufficienti per asserire
che la situazione è ben peggiorata in tutte le direzioni e in tutte le discipline mediche.
A ritagliare i titoli dei soli quotidiani di oggi che parlano di malasanità in Sardegna ci si potrebbe
tappezzare un salone: non si parla d’altro se non di problemi e carenza di personale in tutti i
settori, reparti che chiudono e altri che operano in condizioni disperate”.

“La situazione è drammatica e rischia il collasso. Nell’Hub sassarese i medici sono rimasti in
due più un tirocinante.
Una situazione che pare si sia andata creando a causa delle dimissioni dei medici più anziani,
licenziatisi per disperazione.
Anche Nuoro registra i suoi limiti invalicabili: l’Ospedale non è una Hub e quindi non garantisce la
turnazione ed è costretto a mandare le emergenze a Cagliari e Sassari”.

“Insomma a leggere i giornali oggi ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli dalla disperazione
soprattutto per tutti quei sardi che sono costretti a rivolgersi alla sanità pubblica.
Va chiarito senza mezzi termini che questa grave situazione è stata creata dall’attuale giunta a
guida Todde e per una volta ne abbiamo le prove certe: lo scarica barile, stavolta, non
funzionerà”.

Condividi l'articolo