Uccide il padre a fiocinate a Santa Maria Coghinas: condannato a 25,4 anni

L’omicidio in una casa di Santa Maria Coghinas.

Un omicidio efferato che ha sconvolto il piccolo paese di Santa Maria Coghinas, dove una coppia è stata aggredita nel sonno dal proprio figlio. Alberto Picci, che nell’aggressione uccise il padre e ferì la madre, è stato condannato a 25 anni e 4 mesi per omicidio e tentato omicidio.

LEGGI ANCHE: Uccise il padre con la fiocina, 24 anni di carcere per Picci

Lo ha deciso la Corte d’Assise d’Appello di Sassari, confermando oggi, 21 novembre, la sentenza di primo grado all’assassino di Giuseppe Picci e l’aggressore della madre Giovanna Drago. I due erano stati aggrediti all’alba del 27 aprile 2022, quando l’imputato aveva colpito il padre a colpi di fiocina e con un coltello. La madre, invece, è stata colpita alla testa a coltellate.

Il movente del delitto è un odio profondo che Alberto Picci provava verso i suoi genitori. Il raptus scattò per un motivo futile: il padre aveva fatto rumore e svegliato il killer. L’omicidio è stato efferato, tanto che il padre è stato trafitto da una fiocina che gli ha attraversato il cranio e, inoltre, il killer si accanì ancora con coltellate. L’uomo morì dopo 8 mesi in ospedale a causa di complicazioni legate alle ferite, un’infezione ai polmoni.

Così, anche se la difesa puntava all’assoluzione per incapacità di intendere e volere, la pena del condannato è salita fino ai 25 anni e 4 mesi di reclusione (13 anni e 4 mesi per l’omicidio e 12 anni per il tentato).

Condividi l'articolo