Operaio morto alla Gesam, assolto l’unico imputato

Incendio Gesam Sassari

Il caso dell’operaio morto alla Gesam di Sassari.

Fabiano Mariano Saba, l’unico imputato per la morte di Antonio Masia, è stato assolto oggi al termine del processo con rito abbreviato celebrato presso il tribunale di Sassari. Saba era accusato di omicidio colposo per la morte dell’operaio 53enne, il cui corpo senza vita fu ritrovato il 25 luglio 2022 all’interno dell’impianto di smaltimento rifiuti della Gesam, situato nella zona industriale di Truncu Reale, a Sassari.

Il giudice ha ritenuto che non vi fossero prove sufficienti a sostenere la responsabilità di Saba nell’incidente mortale. Il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione dell’imputato con formula dubitativa, sottolineando la carenza di elementi per una condanna. Tale richiesta è stata supportata anche dalla difesa di Saba. D’altra parte, le parti civili, che avevano avviato il procedimento legale, si erano opposte all’assoluzione.

La tragedia aveva avuto inizio la sera del 25 luglio 2022, quando il corpo di Antonio Masia fu trovato in un angolo nascosto del capannone della Gesam, dopo che la famiglia aveva lanciato l’allarme per la sua scomparsa. Inizialmente si pensò a un malore, ma l’autopsia rivelò che la morte era stata causata dall’impatto con un macchinario. Successivamente, un incendio doloso distrusse il capannone dove fu rinvenuto il corpo di Masia.

Al termine delle indagini, il pm aveva chiesto l’archiviazione per Saba e per un altro operaio indagato, Luri Arben. Il gup aveva accolto la richiesta di archiviazione solo per Arben, mentre aveva disposto l’imputazione per Saba. Oggi, però, il processo si è concluso con la piena assoluzione dell’imputato, segnando la fine di una vicenda che aveva suscitato ampie discussioni e incertezze.

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