L’opposizione boccia il primo anno del sindaco Campus a Sassari: “Nessuna condivisione dei progetti”

Il giudizio dell’opposizione sul primo anno del sindaco.

Un anno dopo il ritorno di Nanni Campus a Palazzo Ducale le opposizioni sono unanimi nell’esprimere un giudizio negativo sull’attuale amministrazione.

Dal suo ritorno in campo alle prime grandi battaglie per Sassari all’emergenza coronavirus

Primo fra tutti Mariano Brianda che, alle scorse amministrative, venne sconfitto al ballottaggio. “Campus ha realizzato quanto ci aspettavamo e si sono ripresentati tutti gli aspetti negativi che la città ha sperimentato tra il 2000 e 2005. Spesso si decide in autonomia e manca il dialogo con i cittadini ed il Consiglio comunale – ha affermato l’esponente del Partito democratico -. Sui grandi temi, il Consiglio non è stato messo al centro. Penso a temi importanti come la metrotranvia dove la convocazione è arrivata 24 ore prima e si è deciso senza tener conto della proposta del comitato. Quasi un blitz dove si è voluto riesumare il vecchio progetto del ponte sulla 131”.

Un altro tema sul quale Brianda non è per niente d’accordo è quello del centro storico. Secondo l’ex magistrato, infatti, la questione andrebbe affrontata meglio. Questo attraverso una maggior unità, affinché si possa coordinare la rinascita mentre, al contrario, è stata istituita una nuova Ztl senza l’interlocuzione con i cittadini e i commercianti.

Ma c’è anche il tema del coronavirus ad essere una spina nel fianco del centrosinistra: “Durante l’emergenza Covid-19, il sindaco e la giunta non hanno avuto la capacità di proiettarsi verso la città che era disorientata e impaurita. Anzi, vi è stata la chiusura del Consiglio comunale e gli ho dovuto scrivere alcune lettere proponendogli una collaborazione con suggerimenti e proposte. Non ebbe il tempo di rispondermi e si scusò. Fatto che personalmente reputo positivo, ma non certo per i cittadini. Tuttavia – conclude -, qualcosa di buono l’ha fatta. Come ad esempio la città metropolitana”.

Sul fronte opposto, quello del centrodestra, c’è Mariolino Andria. Non certo un novellino nel Consiglio comunale di Sassari. “Mi aspettavo più civismo e meno posizioni di chiusura verso il Consiglio. Nelle linee programmatiche ha parlato di aperture invece, ogni qualvolta la minoranza fa una proposta, viene sistematicamente bocciata – afferma Andria -. Di recente ho proposto il facilitatore per il mondo produttivo. Essendo parte del mio programma elettorale lo si voleva bocciare, salvo poi passare all’unanimità. Noi stiamo lì per dare un contributo alla città”.

Andria, che ha fatto parte della maggioranza di Nanni Campus dal 2000 al 2005, ha un giudizio contraddittorio su quelli che sono gli attuali punti programmatici per Sassari. Questo perché “non si ha una visione nitida della città”, così come è vero che “in un anno è impossibile realizzare quanto promesso”.

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