Bimba nasce all’ospedale di Alghero, reparto riaperto per l’emergenza

punto nascita Alghero

Al punto nascita chiuso dell’ospedale di Alghero un parto d’emergenza.

Nel punto nascita dell’ospedale di Alghero è nata la prima bimba del 2024, ma il reparto è chiuso. La madre è arrivata all’ospedale con un travaglio in fase espulsiva, dunque un parto di emergenza, che fortunatamente si è concluso bene grazie al personale medico. L’opposizione del Consiglio comunale di Alghero ha citato questo lieto evento per parlare della situazione della Sanità ad Alghero.

“Nonostante il punto nascita ad Alghero sia stato chiuso, le emergenze accadono anche qui – dichiarano i consiglieri dei gruppo consiliare di centrosinistra Per Alghero -.Resta però, a maggior ragione, il forte monito per un ospedale che serve un bacino di 80.000 persone, con aumento in maniera esponenziale nella stagione estiva, che ha il punto nascita chiuso e non ha possibilità di avere cardiologi in presenza nelle ore notturne. Da tempo i cardiologi non sono più in numero sufficiente. Quelli andati in pensione o trasferiti non vengono sostituti, nonostante dalla Regione avessero assicurato rinforzi dopo i concorsi, già dallo scorso luglio”.

Impossibile garantire la turnazione h24 in cardiologia e ogni forma di prestazione esterna – dicono Gabriella Esposito, Pietro Sartore e Mario Bruno -. Una disposizione di servizio della Azienda Sanitaria Locale di Sassari dice che dei pazienti cardiologici nelle ore notturne devono occuparsene gli anestesisti. Ma non basta: mancano anche i pediatri. Perfino le culle termiche ed incubatrici – in questi casi  – pare non siano immediatamente  disponibili. Si impone comunque la necessità di trasferire i neonati a Sassari per andare in un reparto nido che ad Alghero è stato chiuso. Gli anestesisti, fra l’altro, non sono necessariamente neonatologi e in caso di problemi cardiaci non sono presenti in ospedale gli specialisti in cardiologia che gli stessi anestesisti dovrebbero supplire. Un’assurdità più volte denunciata. Non si percepisce l’apporto che l’AOU doveva e poteva dare anche inviando specialisti ad Alghero e non solo specializzandi. Tutto sembra affidato all’improvvisazione. Manca un percorso  per le urgenze legate al parto, così  come mancano percorsi anche per le urgenze cardiologiche: i pazienti devono essere trasportati a Sassari, con tutte le conseguenze del caso. Anche gli interventi legati all’ortopedia continuano ad essere effettuati al civile, col solito via vai di pazienti in ambulanza nel percorso tra l’ospedale civile e l’ospedale Marino. Una situazione assurda, che merita soluzioni e non i soliti annunci purtroppo privi di efficacia”.

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