Manca un cardiologo all’ospedale di Ozieri.
La nuova struttura di Cardiologia all’ospedale Segni di Ozieri, al suo interno, manca della presenza di un cardiologo. Questa situazione, apparentemente surreale, è la triste realtà che si vive nel nosocomio logudorese, dove, nonostante l’istituzione di una struttura sanitaria dedicata alla Cardiologia, i pazienti che necessitano di una visita devono prenotare un appuntamento e recarsi all’ospedale di Alghero.
“Una nuova struttura di Cardiologia dove però non c’è un cardiologo. Sembra surreale ma purtroppo è la triste realtà che si vive all’ospedale Segni di Ozieri, dove, nonostante la creazione di una struttura sanitaria dedicata, per potersi sottoporre ad una visita cardiologica è necessario prendere appuntamento e recarsi all’ospedale di Alghero. Sono questi gli effetti, sembrerebbe catastrofici delle novità apportate dal nuovo Atto Aziendale della Asl di Sassari che all’articolo 24 prevede la costituzione dei Dipartimenti Ospedalieri, e che all’interno di questi prevede la creazione di due distinte Strutture di Cardiologia, una ad Alghero e una a Ozieri”, osserva Desirè Manca, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle.
“Ad Ozieri, però, un dirigente medico di Cardiologia non c’è e quindi i medici sono costretti, qualora i pazienti dovessero aver bisogno di una visita al cuore, a presentare formale richiesta di visita cardiologica presso la SSD di Cardiologia dell’ospedale di Alghero. Penso che con il confezionamento dell’ennesima scatola vuota, infiocchettata a parole ma vuota di contenuti, in questo caso si è toccato veramente il fondo”, prosegue .
Questa la denuncia della consigliera, che ha presentato un’interrogazione al presidente Solinas e all’assessore regionale dell’Igiene e Sanità Doria per sapere se siano a conoscenza della problematica e quali azioni intendano mettere in atto per garantire l’attività della SSD di Cardiologia istituita presso l’ospedale Segni di Ozieri.
“La mancanza di un dirigente medico di Cardiologia – conclude – si pone in contrapposizione con la mission dell’Atto aziendale stesso che prevede che vengano assicurate la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle patologie per il territorio di propria competenza, ma soprattutto suona come una grave presa per i fondelli dei cittadini che attendono risposte e il diritto di potersi finalmente curare nel territorio”.