L’ospedale veterinario di Sassari chiude: “Intervenga la Regione”

La mozione presentata in Regione dal Movimento 5 Stelle.

Devono occuparsi dei pagamenti, delle fatture, dei soldi e dei resti. E allo stesso tempo essere in sala operatoria per eseguire un intervento o tenere una lezione didattica. Sono diverse e talvolta incompatibili le mansioni che sono costretti a svolgere i medici veterinari dell’ospedale didattico veterinario di Sassari.

È proprio a causa di questo sovraccarico di lavoro e alla mancanza del necessario supporto che oggi l’ospedale didattico veterinario universitario ha dovuto sospendere le attività, fatte salve quelle riguardano alcune emergenze per gli animali randagi.

A denunciare una situazione al limite del collasso che di recente ha portato alla sospensione del servizio di cura degli animali (ad eccezione dei casi urgenti) è la capogruppo del M5S Desirè Manca, prima firmataria di una mozione (sottoscritta dai consiglieri Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi, Michele Ciusa) che punta ad assicurare continuità di servizio al pronto soccorso veterinario sollecitando l’intervento della Regione.

“I vertici della struttura – continua Desirè Manca- hanno da tempo denunciato la mancanza di supporto da parte dell’Università di Sassari lamentando l’impossibilità di occuparsi sia delle attività burocratico – amministrative che dell’attività professionale vera e propria di cura e assistenza agli animali. È necessario che la Regione intervenga per far sì che il servizio venga ripristinato al più presto e che gli utenti non siano costretti a raggiungere le cliniche veterinarie del centro e sud Sardegna”.

Attraverso una mozione in Consiglio la capogruppo del M5S Desirè Manca impegna il presidente della Regione e la Giunta a porre in essere tutte le iniziative utili per l’immediato riavvio e la completa operatività dell’ospedale didattico veterinario universitario di Sassari-

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