Stop ricoveri a Sassari, FP CGIL: “Crisi cronica che denunciamo da tempo”

Caos all’ospedale di Sassari con lo stop a interventi e ricoveri programmati.

La grave emergenza al pronto soccorso di Sassari, aggravata dall’influenza, costringe l’Azienda ospedaliera a bloccare gli ingressi programmati. La Funzione Pubblica CGIL in una nota non usa mezzi termini: “è una conferma formale di criticità che la FP CGIL denuncia da anni”.

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Nel commento a firma di Myriam Pastorino, Toto Terrosu, Antonio Riu e Cinzia Tomagra, si dichiara che: “seppur vero che la stagionalità e l’ondata influenzale hanno avuto un impatto rilevante, ma è altrettanto evidente che in un ospedale con un’organizzazione più solida e un adeguato numero di operatori l’effetto sarebbe stato molto meno grave. L’influenza ha acuito il problema, non lo ha creato”.

La FP CGIL Sassari ha ribadito che la misura adottata – la sospensione dei ricoveri- fotografa un sistema che, a suo avviso, lavora ormai stabilmente oltre i propri limiti strutturali. Il sindacato ha poi sollevato un interrogativo inevitabile riguardo la precisazione aziendale secondo cui la sospensione “non coinvolge le strutture con disponibilità di posti letto”: la CGIL chiede quante siano davvero queste strutture, in un contesto in cui il sovraffollamento e la crisi sembrano essere generalizzati.

”La disposizione del Commissario certifica quindi non solo una fase critica, ma una sofferenza
cronica che continua a ricadere sulla sicurezza dei pazienti e sul carico di lavoratrici e lavoratori,
da tempo in condizioni insostenibili – si legge nella nota -. Diventa oramai non più rinviabile il rafforzamento in termini di posti letto e personale dedicato per l’hub del nord Sardegna, affinchè possa garantire la propria mission, e che quindi la Regione ponga in campo, urgentemente, tutte le misure necessarie”.

Anche Nursind protesta.

Anche Nursind protesta per la situazione a Sassari e annuncia lo stato di agitazione. “I lavoratori non possono più aspettare”, dichiara Fausta Pileri, Segretaria territoriale di Nursind Sassari e componente della Direzione Nazionale Nursind. In una sala piena di professionisti del comparto sanità, l’assemblea ha affrontato i nodi più critici che da tempo dell’azienda: dai problemi organizzativi segnalati quotidianamente nei reparti, fino alla mancata certificazione dei fondi contrattuali che sta privando i lavoratori di quanto dovuto.

“Il Collegio dei Revisori non ha ancora certificato i fondi contrattuali, e questo sta creando danni enormi a tutto il personale,” afferma Pileri. “Parliamo di istituti economici attesi da mesi, in alcuni casi da due anni, con un impatto pesantissimo sul reddito dei lavoratori del comparto sanitario.”

Durante l’assemblea i lavoratori hanno chiesto all’unanimità di innalzare il livello della protesta. Una richiesta accolta immediatamente dal sindacato. “Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione,” annuncia Pileri. “E ci rivolgeremo alle autorità preposte per segnalare formalmente tutte le criticità: dalla sicurezza nei reparti alle ricadute economiche subite dal personale.”

Per Nursind è indispensabile far emergere con chiarezza le responsabilità di questa situazione. “Se la sanità pubblica può essere gestita in questo modo, e se i lavoratori possono essere trattati così, significa che la nostra sanità sta entrando in una fase buia,” denuncia Pileri. “I pazienti e i lavoratori meritano attenzione, trasparenza e interventi immediati. Continueremo a batterci finché non arriveranno risposte concrete.”

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