Le pagelle all’amministrazione comunale di Sassari.
Il 2022 è appena iniziato e, anche se a dettar l’agenda politica è sempre l’emergenza pandemica, sono arrivate le pagelle. Per il sindaco, come per gli assessori, che ormai son giunti a metà mandato. È tempo di pagelle per l’anno appena trascorso.
Nanni Campus: 7
Fare il sindaco significa godere della massima popolarità nel territorio comunale. Qualsiasi cosa accada, alla fine, è sempre colpa del primo cittadino. Ma Campus non è certo uno che si fa intimorire. Non si sottrae alla polemica e al momento giusto blasta in maniera encomiabile. Nelle acque agitate di una maggioranza confusa, che spesso guarda al proprio tornaconto, riesce a tenere il timone di una città sofferente, ma con tanta voglia di fare. Un mandato fortemente condizionato dall’emergenza pandemica, ma non per questo meno dinamico.
Gianfranco Meazza: 6 e mezzo
Amministra gli assessorati più difficili e discussi. I servizi sociali, così come le politiche della casa, ogni giorno sono sommersi da segnalazioni che spesso non si riesce ad evadere. Non per colpa dell’assessore, ma per le crescenti difficoltà di una situazione generale di grande incertezza. Malgrado tutto, mette a disposizione del Comune il massimo impegno.
Rosanna Arru: 7 e mezzo
Se accostarle la palma del martirio, forse, è un tantino azzardato, non si può che darlo atto del grande impegno profuso nei vari assessorati. Soprattutto nel campo della cultura. Eppure, nonostante il passaggio ai lavori pubblici, l’integerrima “assessora” svolge con serietà la delega affidata dal sindaco. Può fare meglio, sicuramente. Ma essendo appena arrivata, la si premia per il coraggio, senso di responsabilità e i trascorsi nei vari assessorati nella quale ha sempre brillato.
Maria Alessandra Corda: 6 e mezzo
La Corda si tira, ma non si spezza. Nemmeno davanti alle crescenti difficoltà delle attività produttive. La sua parola d’ordine è il dialogo, indispensabile per una proficua collaborazione tra le parti. Resta nell’ombra rispetto ad altri assessorati di rilievo. Eppure sa come farsi valere.
Maria Francesca Masala: 6
Lavora silenziosamente, forse troppo. Alle luci delle telecamere e dei proclami preferisce la serietà e la compostezza che il ruolo richiede. Soprattutto per quanto concerne contratti e appalti. La sufficienza è più che meritata, ma può sicuramente migliorare.
Nicola Lucchi Clemente: 7
Nicola è uno dei pilastri dell’amministrazione Campus. Da inizio mandato è passato dalle attività produttive alla cultura, fino allo sviluppo turistico. In quest’ultimo campo sta riponendo il massimo impegno. E il suo sogno, quello di una città sempre più proiettata all’esterno, è quello di tutti i cittadini. Non resta che attendere, ma nel frattempo la promozione è meritata.
Gabriele Mulas: 6
Non si è mai sottratto al confronto. Anzi, ne ha fatto una bandiera. L’assessore alla Programmazione è apprezzato da tutti, inclusa gran parte della minoranza, ha una buona capacità di dialogo. E a domanda secca, risposta altrettanto secca, senza alcuna divagazione.
Carlo Andrea Sardara: 6
Due tiri da 3 e l’assessore al Bilancio viene promosso con la sufficienza. Si trova, come altri colleghi, nel cono d’ombra. E la percezione è quasi che non ci sia. Eppure se i conti quadrano è grazie a lui. Se il Comune regge, nonostante le difficoltà, è anche grazie al suo apporto. E di ciò gli si deve dare atto.
Antonello Sassu: 8
Dal suo insediamento, avvenuto qualche settimana fa, la città è migliorata. Impermeabile alle polemiche, che gli scivolano addosso, va avanti nell’opera di pulizia della città. Alle parole di qualche consigliere (ex?) alleato, preferisce i fatti. Le chiacchiere stanno a zero. E i risultati si vedono.
Laura Useri: 7
Chi l’avrebbe mai detto? La promozione del primo cittadino ha fatto discutere la maggioranza, ma la Lady del Movimento 5 Stelle è rimasta inflessibile. La passione profusa nel sociale si sta riflettendo nell’assessorato alla Cultura di cui, da qualche settimana, ha preso le redini. Promossa.