Il caso delle patenti illegali a Sassari.
Si sarebbe trasformata in una normale sessione d’esame se non fosse stato per un dettaglio insolito, quella camicia troppo pesante per la stagione indossata nella sala della Motorizzazione Civile di Sassari. Da lì è partita la sequenza di sospetti che ha portato a scoprire un sofisticato sistema di frode agli esami per la patente. All’interno di un bottone era stata occultata una microcamera puntata sui quiz, mentre un auricolare permetteva al candidato di ricevere indicazioni dall’esterno. Poco dopo, fuori dall’edificio, i poliziotti hanno individuato una persona in auto collegata telefonicamente al candidato e in possesso di altri kit tecnologici analoghi.
L’episodio ha dato impulso a un’indagine della Polizia Stradale, diretta dalla Procura di Sassari, che tra il 2024 e l’inizio del 2025 ha delineato un’organizzazione radicata in diverse zone dell’isola e collegata a un uomo di Latina. Il gruppo avrebbe fornito dispositivi nascosti, Sim intestate a terzi e assistenza da remoto tramite applicazioni di controllo, offrendo la possibilità di superare gli esami teorici dietro pagamento di migliaia di euro. Complessivamente, stando a quanto riporta il quotidiano La Nuova Sardegna, sono 34 le persone raggiunte dall’avviso di conclusione delle indagini. La magistratura valuta ulteriori accertamenti, mentre è stata proposta la revisione delle patenti ottenute attraverso il sistema illecito.




