La pattadese c’era, “ma la lama non era esposta”: niente maltrattamenti a Sassari

Sassari, lei rimette la querela e lui viene assolto: finisce il processo per maltrattamenti con la pattadese.

Era finita in tribunale una relazione segnata da litigi, aggressioni e accuse reciproche, svolta per un episodio legato a una pattadese a Sassari. Protagonisti un uomo di 35 anni e la sua ex compagna, una 29enne sassarese. I fatti risalgono al 29 giugno 2023, quando i vicini avevano chiamato la polizia, allarmati dalle urla provenienti dall’appartamento della coppia. All’arrivo degli agenti, la donna presentava lividi sul volto.

A raccontare quanto accaduto è stata la stessa donna, prima nella denuncia prodotta in seguito all’arrivo delle forze dell’ordine. Poi durante l’istruttoria del processo, spiegando che le liti erano frequenti e causate principalmente dalla gelosia. Nella denuncia aveva anche parlato di spinte, schiaffi, tirate di capelli e di una minaccia con una pattadese. “Con questa ti apro dalla pancia”, avrebbe detto lui. Ma lei stessa, durante il dibattimento, ha precisato: “Il coltello era chiuso, la lama non c’era”.

Un vicino aveva riferito agli investigatori di aver assistito alla scena dalla porta socchiusa, notando che anche la donna colpiva l’uomo. Una circostanza confermata poi in aula. In un primo momento, l’uomo era stato sottoposto al divieto di avvicinamento, poi revocato.

Nel corso del dibattimento, la 29enne ha dichiarato di essersi riconciliata con l’ex compagno e di voler rimettere la querela. Come scrive La Nuova Sardegna, a seguito di questa dichiarazione, i giudici di Sassari hanno derubricato il reato di maltrattamenti in famiglia a semplici minacce. Capo d’imputazione per cui è possibile rimettere la querela. La donna ha, infatti, ritirato la querela, e il procedimento si è chiuso con l’assoluzione dell’uomo.

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