Da Sassari un pressante appello alla pace in Palestina.
È stato un momento di raccoglimento e denuncia quello vissuto ieri sera a Sassari, dove piazza Castello si è trasformata in uno spazio di solidarietà e protesta contro il conflitto che da mesi insanguina la Palestina. L’iniziativa, organizzata dal comitato “Fermiamo la guerra“, ha visto una partecipazione sentita e numerosa, con centinaia di persone radunate per chiedere la fine delle ostilità.
L’evento è iniziato con un minuto di silenzio in memoria delle vittime dei bombardamenti, un gesto sobrio ma carico di significato, seguito da un momento simbolico particolarmente toccante: un cesto di pane è stato fatto circolare tra i presenti, a evocare la drammatica emergenza alimentare che colpisce la popolazione civile, priva dei beni essenziali e stretta nella morsa di un assedio che non risparmia nessuno.
Lungo il selciato, alcuni sudari e fagotti disposti a terra hanno ricordato, in modo visivo e potente, le vite spezzate, in particolare quelle dei bambini. Un linguaggio semplice e diretto, capace di restituire l’orrore della guerra attraverso immagini che non lasciano spazio all’indifferenza. La piazza ha così espresso, con compostezza e fermezza, il proprio no alla violenza, chiedendo giustizia e pace.