Pontile a Calabona, gli ambientalisti: “Sospesi i lavori sul litorale di Alghero”

Il Grig annuncia che la Soprintendenza ha sospeso i lavori sul litorale di Calabona

“La Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari ha sospeso i lavori in corso sul litorale di Calabona, ad Alghero”. Lo annunciano gli ambientalisti del Grig, Gruppo d’intervento giuridico, e spiegano che la decisione è arrivata “anche in seguito alla specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inviata (…) proprio per verificare la legittimità o meno di quanto in corso di realizzazione”.

Il progetto della società

“Infatti, una società turistica (la Società Bagni del Corallo s.r.l.s.) ha ottenuto una concessione demaniale (determinazione Regione autonoma della Sardegna – Servizio demanio, Patrimonio e Autonomie locali di Sassari n. 2904 dell’11 luglio 2023) per dodici anni per la realizzazione stagionale (periodo giugno – settembre) di un pontile per piccole imbarcazioni, una piattaforma lignea amovibile, servizi balneari e nautici”.

“Il fatto è che nello scorso mese di marzo 2024 sono iniziati i lavori che han visto modificare radicalmente vegetazione e litorale, con mezzi meccanici, lo sversamento di terra e il posizionamento di piante di ignota provenienza. Non sembra proprio una sistemazione temporanea e amovibile alla fine della stagione estiva”.

“Da notare, poi, che una precedente versione del medesimo progetto è stata oggetto di parere negativo non superabile emesso sia dalla Soprintendenza che dal Comune di Alghero. I lavori procedevano velocemente ed è arrivata la sospensione.

Questi i motivi:

  • l’estirpazione di tutta la vegetazione spontanea esistente, per una superficie pari a circa 900 mq;
  • la modificazione delle altimetrie del terreno attraverso lo spostamento e la regolarizzazione delle curve di livello: i dolci promontori naturali sono stati trasformati in aree terrazzate bordate da pietre e massi rocciosi disposti in modo regolare secondo l’andamento delle nuove curve di livello realizzate;
  • la messa a dimora di prato erboso, per una superficie di circa 800 mq;
  • la messa a dimora di varie specie vegetali disposte in piccoli raggruppamenti alla maniera del giardino ornamentale;
  • la messa in opera di un impianto di irrigazione”.

In particolare, “le opere … non sono ascrivibili tra quelle di cui al punto A.26 dell’allegato A del DPR 31/2017 (interventi puntuali di ingegneria naturalistica diretti alla regimazione delle acque e/o alla conservazione del suolo che prevedano l’utilizzo di piante autoctone e pioniere, anche in combinazione con materiali inerti di origine locale o con materiali artificiali biodegradabili) in quanto non dirette alla regimazione delle acque e/o alla conservazione del suolo, né limitate al solo impianto ‘puntuale’ di piante autoctone ma, al contrario, estese a un’intera superficie di terreno, preventivamente livellata e modificata con l’utilizzo di mezzi meccanici”, non sono necessarie perché si tratta di aree “a rischio geomorfologico nullo”, quindi avrebbero dovuto esser preventivamente autorizzate sotto il profilo paesaggistico.

“Inoltre, “trattandosi … di un progetto unico, che oltre alla posa di strutture temporanee e amovibili (pedane, pontile etc) prevedeva anche la ‘riqualificazione delle aree pubbliche verdi interne alla concessione’ … , con opere che richiedono la preventiva acquisizione dell’autorizzazione paesaggistica, nessuna lavorazione può essere eseguita in assenza del suddetto titolo autorizzatorio” e, pertanto, è stato sospeso l’intero intervento”.

L’intervento della Soprintendenza

“Infine, la Soprintendenza ha segnalato i lavori riscontrati al Servizio regionale demanio, patrimonio e autonomie locali di Sassari e Olbia-Tempio per verificare se sia stata rispettata la concessione demaniale emanata, alla luce della prescrizione del mantenimento di “2.792 mq di area scoperta, per salvaguardia ambientale e mantenimento della vegetazione esistente” (nota Sopr. ABAP SS prot. n. 5683 del 10 aprile 2024). Potrebbe, infatti, esser revocata la concessione demaniale per mancato rispetto della prescrizione”.

“La Soprintendenza ha svolto sopralluoghi (5 aprile 2024), mentre in precedenza aveva emanato parere negativo al progetto e chiesto informazioni al Comune di Alghero in relazione al palese prevedibile effetto modificativo del paesaggio (note prot. n. 16555 del 10 novembre 2021, n. 18841 del 29 dicembre 2021, n. 12232 del 14 agosto 2023, n. 4792 del 25 marzo 2023)”.

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