Da Porto Torres parte la rivolta nel Psd’Az: “Grave deficit di democrazia interna”

Terremoto nella sezione di Porto Torres del Psd’Az

La presentazione delle liste per le Regionali provoca un terremoto nella sezione Antonio Simon Mossa del Psd’Az di Porto Torres. Il segretario e il capogruppo in Consiglio comunale si autosospendono dal partito e guidano la rivolta interna. Secondo i due sardisti turritani c’è un “grave deficit di democrazia interna”, l’attacco arriva per non essere stati coinvolti nelle scelte di questa difficile fase del partito. la rottura arriva dopo la presentazione delle liste per le Regionali.

“Il segretario della Sezione Antonio Simon Mossa di Porto Torres Adriano Solinas e il Capogruppo in Consiglio Comunale Bastianino Spanu – si legge in una nota -. In seguito ad una seria e profonda riflessione politica ed alla successiva convocazione degli organi interni turritani, si autosospendono dagli incarichi interni al Partito (Segreteria politica e Consiglio Nazionale) rimettendoli nelle mani del glorioso Partito Sardo D’Azione”.

“Decisioni prese da persone mai viste in sezione”

Non si può più far finta di niente – attaccano -, non si può più far finta di non vedere il grave deficit di democrazia interna che ha completamente avviluppato, da anni, il Nostro Partito. Non possiamo accettare che i dirigenti della storica sezione turritana, dove nel 1981 venne proposto e votato l’ Art.1 dello Statuto con il quale si proponeva di affermare “ la sovranità del Popolo Sardo sul proprio territorio e di condurre la Nazione Sarda all’Indipendenza”. Subiscano senza fiatare le decisioni dell’ultimo giorno (se non dell’ultimo minuto) proposte, consigliate, indirizzate e approvate da persone mai viste in sezione e che non sentono neanche il dovere/responsabilità di rapportarsi con Essa e con i suoi dirigenti. Il Psd’Az turritano, appena 3 anni fa, è stato il primo partito in Città, conseguendo il 17% dei voti”.

“Forse un caso più unico che raro nelle città sopra i 15.000 abitanti dall’entrata in vigore della legge maggioritaria. Nel 2019 contribuì positivamente all’elezione del Presidente con una percentuale vicina al 13%. E’ una delle Sezioni politicamente più attive della Sardegna. PRETENDIAMO ASSOLUTO RISPETTO. Quello che non c’è stato negli ultimi anni. Quello che non c’è stato soprattutto negli ultimi giorni. Preso atto dell’improcrastinabile ed oggettiva necessità di una seria riflessione interna al Partito Nazionale e di una nuova stagione congressuale che, ci auguriamo, risvegli i veri
sentimenti sardisti, diamo Noi per primi l’esempio, senza paura, rimettendo i nostri mandati in seno alla Sezione cittadina e in seno al Consiglio Nazionale.”

Condividi l'articolo