Blitz studenti per Gaza a Sassari, il professore coinvolto: “Su di me attacchi”

L’intervista al professore Pruneddu dopo l’occupazione dell’Università di Sassari per Gaza.

Lo scorso venerdì 2 ottobre abbiamo riportato la notizia inerente l’occupazione all’Università di Sassari,  dell’aula di diritto del mare ed aerospaziale del professor Giovanni Pruneddu da un gruppo di studenti-attivisti pro Gaza e Flotilla mentre era in corso la regolare lezione.

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Un episodio che ha coinvolto il docente universitario che suo malgrado ha dovuto interrompere la lezione cercando di capire i veri motivi dell’intrusione degli attivisti nella sua aula. Dopo qualche giorno dell’accaduto, ritorniamo a parlare del fatto, perché il professor Pruneddu ha chiesto di poter chiarire cari punti dell’episodio puntualizzando alcuni aspetti della vicenda.

Nessun dialogo”.

“Tengo a precisare – dice il professor Giovanni Pruneddu – che ci deve essere sempre una sorta di bilanciamento dei diritti di manifestare ed esprimere le proprie idee, lo devono fare rispettando il diritto delle altre persone (studenti) che hanno il diritto a seguire le lezioni per cui pagano. Allo stesso modo anche il docente ha il diritto di poter fare la lezione senza essere interrotto. Vorrei rimarcare che nel corso di quei pochi minuti dell’occupazione, non c’è stato alcun dibattito tra me e gli occupanti. Non entro in merito dei motivi della protesta, ma ho invitato gli attivisti a sedersi in maniera composta per il rispetto mio e per l’istituzione dell’Università, invitandoli nei giorni a seguire nel mio ufficio per un confronto”.

Un fatto che rientra in un clima politico non certo sereno, che sin da subito ha coinvolto anche il mondo della scuola di grado superiore sino alle facoltà universitarie. L’episodio che ha visto protagonista il professor Pruneddu è solo l’ultimo fatto poco gradevole che riguarda il docente universitario.

“Da tempo, o meglio da troppo tempo – prosegue Pruneddu – siamo accusati di avere degli accordi con Leonardo (società, attiva nei settori della difesa dell’aerospazio e della sicurezza), non entro nel merito di questi accordi, voglio “gridare” un messaggio, che ogni docente ha il diritto di svolgere le proprie ricerche, di fare ricerca scientifica per poter creare opportunità di approfondimento per i nostri studenti, per poter avere un vero contatto con il mondo delle imprese, perché altrimenti si rimane alla solo teoria. Noi come Università abbiamo fatto delle convenzioni  con le forze armate nell’interesse degli studenti per poter fare tirocini con lo stato”.

”Accusato di complicità del genocidio ”.

Da alcuni mesi la vita quotidiana del professor Giovanni Pruneddu è stata letteralmente sconvolta dalle pesanti offese di complicità in genocidio ricevute nel corso della manifestazione pro Gaza tenutasi in piazza d’Italia, a Sassari. “In questo ultimo periodo – conclude il docente – la mia vita sta subendo degli ingiusti attacchi verbali che mi stanno causando una grande sofferenza umana, sia come cattolico, che come uomo e padre. Sono vicino a qualsiasi popolo che soffre. Sono stato accusato in una pubblica piazza di complicità in genocidio,  una accusa aberrante, sto male nel vedere la mia soffrire per le accuse che mi hanno rivolto di essere complice di un reato cosi odioso lontano dal mio pensiero anni luce. Accuse che derivano perché continuano ad accostare il mio nome e la mia cattedra alla ricerca con Leonardo spa, per quanto riguarda l’impiego dei Droni. A tutt’oggi quando parlo con i miei studenti del diritto marittimo anche quello internazionale, del soccorso in mare e del diritto di navigazione, non prendo mai posizione, mi limito a spiegare ai miei studenti solo le norme. Per rispetto della loro intelligenza non ho mai preso e mai lo faro, nessuna parte nel dibattito politico”.

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