Ancora nessuna certezza sul ritorno dell’acqua a Sassari, la protesta dei 100mila

Nessuna certezza sul ritorno dell’acqua a Sassari.

Per il terzo giorno consecutivo i rubinetti di Sassari e di alcuni paesi limitrofi continuano a restare a secco. L’ipotesi di riparare la condotta con un giunto speciale è naufragata e le squadre dei tecnici dell’Enas continuano a lavorare con uomini e mezzi 24 ore su 24, pronti a sostituire un tratto di condotta di circa 20 metri.

Il grosso tubo in acciaio sarebbe in grado di garantire la giusta resistenza e flessibilità al terreno, ma non certo a placare la rabbia dei cittadini, che da giorni hanno i rubinetti a secco. Per fronteggiare l’emergenza è scesa in campo anche Abbanoa, che ha messo a disposizione le proprie autobotti.

Così Sassari rivive l’incubo di restare senz’acqua

A Sassari un’autobotte è stata posizionata in via Bottego dalle 9 alle 11, mentre un’altra in via Lago di Baratz dalle 11:15 alle 13. In via Leoncavallo sarà disponibile dalle 14 alle 15:30, mentre in via Palatucci, difronte alla Questura, dalle 9 alle 13. Nel centro storico si troveranno dalle 9 alle 17 in largo Cavallotti e in Porta Sant’Antonio. In periferia, invece, saranno disponibili nel quartiere di Sant’Orsola, via Cesaraccio, dalle 15:30 alle 17:30, vicino la chiesa di Li Punti dalle 9 alle 13, a Ottava dalle 14 alle 16 ed infine a Caniga, vicino alla scuola dalle 16:30 alle 18.

Nei paesi limitrofi, le autobotti si troveranno a Stintino, nella piazza centrale, dalle 10 alle 15:30 e a Pozzo San Nicola, sempre in piazza, dalle 16 alle 17:30. A Castelsardo dalle 9 alle 17:30, e infine a Porto Torres, in viale delle Vigne, dalle 9 alle 17:30. Ulteriori mezzi saranno dislocati in base alle necessità che via via si verificheranno.

Emergenza acqua a Sassari e provincia, si allungano i tempi per la riparazione del guasto

In questi giorni è stata forte la protesta degli oltre 100mila abitanti rimasti senz’acqua. Una situazione paradossale, che confligge con lo stato di emergenza sanitaria dove vien ribadito il continuo richiamo all’igienizzazione. Fatto non possibile a causa della mancata erogazione idrica, nella quale a farne le spese sono soprattutto i portatori di handicap, anziani e bambini.

In diverse abitazioni sprovviste di autoclave si è dovuti ricorrere all’utilizzo dell’acqua minerale. Soprattutto nelle residenze popolari, dove l’acqua potabile è stata utilizzata per lavarsi e ripulire il wc dai bisogni fisiologici.

Il ripristino del servizio a pieno regime, fa sapere Abbanoa, potrà essere nuovamente garantito a conclusione dei lavori di riparazione che l’Enas sta eseguendo sulla propria condotta Coghinas II. Successivamente servirà tutta una giornata per riavviare il complesso sistema di trattamento delle acque e di distribuzione nelle condotte che complessivamente hanno un’estensione di diverse centinaia di chilometri.

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