In piazza a Sassari contro il Dpcm e non mancano momenti di tensione

La manifestazione di protesta a Sassari.

Diverse centinaia di persone sono scese in piazza d’Italia, questa sera, a Sassari per protestare contro l’ultimo Dpcm. Alla manifestazione hanno preso parte numerosi titolari di attività commerciali quali bar, ristoranti e palestre. Non sono mancati attimi di tensione, in particolare quando alcuni hanno urlato e inveito contro i manifestanti. Il rapido intervento degli agenti della polizia di Stato ha riportato la tranquillità. La manifestazione si è aperta con in sottofondo l’inno nazionale che è stato fischiato dai presenti.

La prima protesta contro il Dpcm a Olbia non decolla, in pochi sotto la ruota panoramica

Ad aprire gli interventi, invece, è stato Daniele Deiana, titolare del locale le Iene è attualmente consigliere comunale. “Questa è una manifestazione che evidenzia la nostra unità. E e siamo qui per rivendicare i nostri diritti adempiendo ai nostri doveri. Per rispettare le regole e metterci a norma ci siamo indebitati, nonostante ciò abbiamo chiuso. Non siamo qui per dare la colpa a qualcuno, ma per ribadire che come imprenditori abbiamo fatto il nostro dovere. Inoltre, i soldi per mettersi in regola sono serviti a creare occupazione”, ha affermato.

A stretto giro di posta è seguito anche l’intervento di Roberto Maccioni, titolare della palestra Spartan Fitness. “Si calcola che in palestra vadano circa 20 milioni di persone. In queste settimane siamo stati oggetto di numerosi controlli, ma non sono bastati. Abbiamo perfino lavorato al 30% delle nostre potenzialità. A noi interessa solo fare sport e far star bene le persone”, ha affermato.

In rappresentanza delle attività di ristorazione, è intervenuto Giovanni Nurra, titolare del Montecristo. “Abbiamo sempre rispettato le norme di sicurezza eppure siamo stati vittime di un pregiudizio. Ci hanno promesso dei ristori, ma questi vanno dall’aprile 2019 all’aprile 2020, e chissà quando li vedremo. Si rischia che la gente muoia più di fame che di covid”, ha denunciato.

Alla manifestazione di protesta erano presenti anche alcuni consiglieri regionali. Il primo a parlare è stato Piero Maieli, del Partito sardo d’Azione. “Sono qui per ribadire anch’io la mia contrarietà alle chiusure. In Sardegna abbiamo avuto, fortunatamente, appena 214 morti. Le risorse in campo dello Stato potrebbero servire, ma relativamente visto che poi andrebbero a finire. Evitiamo di essere ipocriti come chi mette la mascherina in pubblico e fa la pizzata in casa”, ha argomentato.

Di diverso parere la consigliera regionale del MoVimento 5 stelle, Desiré Manca. “Questo è il momento di stare uniti e portare avanti delle proposte. Io ne ho presentate diverse, ma ancora non sono state discusse. Stamane sono stata in ospedale per parlare con medici ed infermieri e toccare con mano il problema. In questo momento non possiamo prenderci in giro o accusare altri, visto che la sanità è di competenza della Regione”, ha attaccato. La manifestazione si è chiusa dopo circa un’ora.

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