Il 118 di Sassari nell’allarme coronavirus, il duro lavoro degli infermieri

La situazione degli infermieri del 118 di Sassari.

Il sindacato FSI-USAE chiede che vengano presi dei provvedimenti urgenti per risolvere il problema del 118 di Sassari. “Con l’emergenza coronavirus gli infermieri sono in prima linea, ma purtroppo non sono trattati adeguatamente dall’azienda. Una situazione scandalosa che ci ha spinto a scrivere ai vertici della sanità regionale e all’Assessore regionale alla Sanità affinché intervengano immediatamente per risolvere la situazione”, dichiara amareggiata la Segretaria territoriale dell’FSI Mariangela Campus.

“Dal mese di febbraio 2019 infatti – prosegue la Campus -– con decisione unilaterale, il personale è transitato dall’Azienda Tutela Salute, all’Azienda regionale Emergenza e Urgenza Sardegna. Da quel giorno il personale infermieristico praticamente ha perso ogni dignità: l’Areus non corrisponde alcuna indennità nonostante gli infermieri siano tra i più preparati, formati e aggiornati nell’ambito del panorama sanitario”.

Dal quadro di sorveglianza del medico competente risulta che ogni giorno il personale è esposto al rischio biologico, chimico, stradale, strutturale, da irraggiamento ed esposizione a videoterminale. Per non parlare dell’attuale emergenza da coronavirus che aggrava decisamente il peso dei rischi.

“Il caos insomma e nessuna risposta è arrivata dai vertici Ats per il personale infermieristico che detiene un incarico di massima responsabilità  ed ancora non ha percepito la seppur minima indennità o riconoscimento – conclude -. Il fatto ancor più grave, infine, è che nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, l’Areus non ha mai convocato le sigle sindacali e non ha mai dimostrato alcun interessamento”.

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