Rapine, assalti e pestaggi in centro a Sassari: due giovani a processo

cannabis Tribunale di Sassari

Una scia di violenze tra centro storico e zona industriale.

Una serie di episodi violenti ha segnato le strade cittadine all’inizio di marzo 2025, creando forte allarme tra residenti e commercianti. In pochi giorni, diversi assalti hanno colpito donne sole, persone fragili e attività commerciali, tra il centro storico e l’area di Predda Niedda. I fatti si sono sviluppati in modo rapido e con modalità simili, facendo emergere un quadro preoccupante per la sicurezza urbana.

Le indagini hanno ricostruito una sequenza di azioni aggressive avvenute nell’arco di una settimana, caratterizzate da violenza fisica, minacce e fughe immediate. Gli episodi hanno spinto numerose vittime a presentare denuncia, consentendo agli investigatori di collegare i singoli eventi.

Il primo episodio e l’escalation delle aggressioni.

Il primo assalto risale al 3 marzo, quando un esercizio commerciale di via Turritana è stato preso di mira. I responsabili avrebbero aggredito il titolare con un pugno, allontanandosi subito dopo con alcune bottiglie di superalcolici. Poche ore più tardi, una donna è stata derubata del telefono cellulare in viale Italia, mentre tentava di chiedere aiuto.

Il giorno successivo la violenza è aumentata. In via Predda Niedda, una donna straniera è stata aggredita dopo aver prelevato denaro da uno sportello automatico. L’azione si è conclusa con il furto della borsetta e gravi conseguenze fisiche per la vittima.

Le indagini e l’identificazione dei responsabili delle rapine a Sassari.

Gli investigatori hanno analizzato testimonianze, immagini e movimenti sospetti, riuscendo a individuare due giovani sassaresi come presunti autori delle rapine. Le attività di controllo hanno portato rapidamente all’arresto dei sospettati, fermati pochi giorni dopo l’ultimo episodio avvenuto in centro città.

Le accuse hanno riguardato almeno quattro rapine commesse con modalità violente e ripetute, aggravate dall’uso di minacce e dalla scelta di vittime particolarmente vulnerabili.

L’esito del processo per le rapine a Sassari.

Come scrive La Nuova Sardegna, il procedimento si è concluso con il giudizio abbreviato. Il Tribunale ha ritenuto responsabili Mario Scanu, 28 anni, e Fabrizio Chighini, 25 anni, per i fatti contestati. Una delle vittime aveva riportato una frattura vertebrale con una prognosi di novanta giorni.

La sentenza ha stabilito sei anni di reclusione per Mario Scanu e tre anni, tre mesi e venti giorni per Fabrizio Chighini, chiudendo una vicenda che aveva scosso la città di Sassari per la brutalità delle rapine.

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