Il caos nella sanità a Sassari.
Un quadro di estrema criticità caratterizza attualmente la sanità pubblica a Sassari, dove ospedali sovraffollati, carenza di strutture territoriali e personale esausto mettono a dura prova il sistema sanitario locale. I pronto soccorso e le unità operative operano quotidianamente in condizioni di emergenza permanente, con pazienti spesso costretti a restare su barelle o letti aggiuntivi in spazi inadeguati, privi di privacy e con rischi concreti per la loro sicurezza. La situazione è aggravata dalla mancanza di presidi alternativi, come Case e Ospedali di Comunità, indispensabili per una presa in carico precoce e per favorire la deospedalizzazione. Anche la gestione coordinata dei flussi di ricovero, attesa e dimissione da parte delle aziende sanitarie e dei servizi di emergenza risulta inefficace, contribuendo a mantenere lo stato di pressione costante.
Le organizzazioni sindacali Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl di Sassari denunciano da tempo questa situazione strutturale e mettono in luce il forte disagio vissuto dal personale sanitario, che a causa di scarse opportunità di crescita professionale e valorizzazione economica, oltre alla pressione quotidiana, è spesso costretto a lasciare il servizio pubblico per il settore privato o l’estero. Anche i lavoratori delle ditte appaltatrici vivono condizioni di precarietà e incertezza contrattuale, con ritardi nell’erogazione di premi e riduzioni delle ore di lavoro. Le sigle sindacali chiedono con urgenza interventi concreti, a partire dalla definizione di protocolli coordinati per la gestione dei ricoveri, da un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni, fino a investimenti per garantire ambienti di cura sicuri e dignitosi, per scongiurare il collasso del servizio sanitario pubblico locale.