Sfrattate dal prete a Palmadula, la casa ritorna alle due anziane

Torna alla famiglia Massetti-Zara la casa comprata all’asta dal parroco di Palmadula.

Ritorna in famiglia la casa della discordia di Palmadula. Tre giorni fa la firma sull’atto d’acquisto che riconsegna ai Massetti-Zara l’abitazione ottenuta all’asta nel 2014 dal parroco della chiesa di Santa Maria Assunta della borgata a quaranta chilometri da Sassari.

Padre Alberto Azzeris Moretti otto anni fa divenne così il proprietario dell’edificio e del terreno attiguo comprato intorno al 1940 da Nico Zara, fratello di Anna e Paola – morto con diversi debiti nel 1995- e in cui erano vissuti e cresciuti la maggior parte dei familiari. Di un anno fa – per la precisione il 31 marzo – lo sgombero degli Zara chiesto dal sacerdote con una coda di polemiche e il figlio di Anna Luca Massetti ad accrescere i toni di una battaglia su cui è in prima fila da anni: “Volevamo comprare noi la casa ma Padre Moretti, dopo aver detto di non essere interessato, si è presentato all’asta rilanciando sette volte”.

Fino alla cifra di 80mila euro con cui prende possesso del bene che, a suo tempo, definiva “un rudere”. Che rudere rimane mentre qualcosa in questi mesi si muove: “Ci siamo detti – afferma Luca – ‘Proviamo a chiedere se lo vende‘”. Non loro in persona, che preferiscono restare sottotraccia e anonimi ma diversi emissari: “Ha ricevuto alcune offerte accettando alla fine quella della presunta ‘milanese’, cioè mia cognata”. Insomma, un vero e proprio “escamotage”, come lo definisce lo stesso uomo di chiesa, che si dice “molto felice che la casa sia tornata nelle mani della famiglia Massetti” al prezzo di 110mila euro. “Ma non ci ho guadagnato – dice Padre Alberto – ho avuto solo spese”. Quanto alla contentezza non si sarebbe manifestata al termine della transazione quando Luca e il fratello hanno rivelato di essere gli autori dello “scherzetto” come riporta il primo.

Strascichi che avrebbero visto anche l’intervento dei carabinieri e uno scambio di opinioni tra Massetti e il sacerdote nella piazza di Palmadula. Ora però dovrebbe tornare la pace: “Siamo soddisfatti, soprattutto mia zia e mia madre – dichiara Luca – proprio mamma non usciva di casa da un anno a causa di questa storia”. Ma perché il sacerdote ha deciso di vendere? “Ho ritenuto opportuno farlo – spiega Padre Moretti – perché esistono dei vincoli paesaggistici che impediscono di costruirvi una struttura ampia”. Il terreno, secondo il prete, “per la sua morfologia non consente il mio progetto”. Che è quello di edificare “una casa di riposo per anziani e invalidi”. L’intento però non sparisce: “Leggi regionali permettendo costruirò la casa nella Nurra: la Provvidenza ha voluto così”.

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