La gestione dei rifiuti migliora a Sassari.
Nuova rivoluzione per la raccolta differenziata a Sassari. Dall’inizio del 2026 il porta a porta sarà esteso al Monte Rosello Alto e a Prunizzedda Alta. La decisione è stata assunta oggi dalla giunta guidata dal sindaco Giuseppe Mascia. Su proposta del vicesindaco e assessore alla Transizione ecologica, Tutela del territorio e Decoro urbano, Pierluigi Salis, è stato affidato al settore Ambiente il compito di garantire che il cambiamento avvenga senza disagi per i residenti dei due quartieri e per chi li frequenta per motivi di lavoro, studio o altro. L’esecutivo ha inoltre incaricato gli uffici competenti di predisporre una campagna di comunicazione a sostegno degli utenti, in modo da assicurare una diffusione capillare delle novità.
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Presto anche altri rioni.
Il percorso verso l’estensione completa del porta a porta a Sassari – obiettivo dichiarato dall’amministrazione in carica – inizierà dai due rioni confinanti con le zone già coperte dal servizio: l’Agro e il quartiere Luna e Sole.«Procediamo in modo graduale e omogeneo verso un cambiamento che al più presto interesserà l’intero territorio comunale», spiega l’assessore Salis, ricordando che «questa novità interviene ad appalto in corso e perciò comporterà costi aggiuntivi», ma assicurando che «abbiamo individuato i correttivi necessari per creare le economie necessarie a sostenere lo sforzo».
È in programma anche un cambiamento nel sistema di raccolta porta a porta: se oggi le lattine vengono conferite separatamente dagli imballaggi in plastica, da gennaio dovranno invece essere raccolte insieme a questi ultimi. «La scelta di fare questa distinzione solo in alcuni rioni, mentre altrove vengono conferite congiuntamente, non ha prodotto i benefici sperati», dice il vicesindaco. «Oltretutto implica un esborso notevole, al quale non corrisponde un introito di pari entità dai consorzi di filiera – prosegue Salis – i costi per estendere il porta a porta saranno compensati almeno in parte, permettendo all’utenza la raccolta del barattolame insieme alla plastica». Con un altro vantaggio. «Il ritorno della raccolta delle lattine con la plastica anche dove c’è il porta a porta ci consente di fornire informazioni uniformi agli utenti sul corretto conferimento dei rifiuti», sostiene.
Per il Comune quello di oggi rappresenta un passaggio significativo in vista del nuovo appalto. L’attuale servizio, gestito dalla Rti formata da Ambiente Italia, Gesenu e Formula Ambiente, scadrà nel 2027. Nonostante i progressi registrati, Sassari non ha ancora raggiunto gli obiettivi di raccolta differenziata fissati dal Piano regionale di gestione dei rifiuti. Per colmare il divario, l’amministrazione Mascia ha introdotto costanti aggiustamenti nelle modalità di raccolta, sottolineando che in prospettiva «estendere il servizio porta a porta a tutta la città è la sola scelta possibile per migliorare le percentuali di differenziata», per usare le parole che il sindaco Mascia ha ripetuto più volte pubblicamente. «L’appalto nuovo si avvicina e non si può coinvolgere ora tutto il territorio comunale – riflette Pierluigi Salis – ma si può procedere per gradi, lavorando anche ai correttivi per evitare incrementi eccessivi della Tari a carico dei cittadini».
Al di là del contingente, «siamo indietro rispetto alla media regionale e al traguardo del 65%», afferma Giuseppe Mascia. «Stiamo lavorando con la società che lo gestisce per migliorare il servizio, mettendo in campo ogni strumento utile per sensibilizzare le persone e le aziende ad assumere abitudini più corrette – aggiunge – e lavorando sulla comunicazione e sulla prevenzione, ma con l’intenzione di essere sempre più inflessibili con chi continuerà a non rispettare le regole». Secondo il sindaco «il porta a porta impegnerà la città in un cambiamento che non può aspettare, dobbiamo migliorare, ognuno può e deve fare uno sforzo in più, solo così negli anni si vedranno i risultati».
Il vicesindaco è altrettanto esplicito. «Le difficoltà del sistema di raccolta dei rifiuti sono uno dei primi temi trattati con gli uffici dopo l’insediamento – spiega Salis – già da subito ci siamo adoperati per prevedere più controlli e inasprendo le sanzioni per chi si ostina a non differenziare e a non conferire correttamente». Non solo. «Nel Documento unico di programmazione sono stati inseriti obiettivi strategici importanti e azioni legate alle modalità di raccolta dei rifiuti, che devono essere riviste – conclude – estendendo il porta a porta fino a coinvolgere anche il centro urbano».