La Regione ha dubbi sul ripascimento proposto per Cala Tanca Manna a Stintino
La Regione frena sulla proposta di realizzare un ripascimento nelle spiagge di Cala Tanca Manna Nord e Sud a Stintino.
I dettagli del progetto
Il progetto presentato dalla Italiana Immobiliare 2018 prevede “l’eliminazione di specie vegetali esotiche invasive e di specie antropofile che alterano la composizione e la funzionalità degli habitat naturali. Un altro obiettivo fondamentale è la rimozione del substrato non naturale presente nell’area, residuo di precedenti attività antropiche che ne compromettono le caratteristiche ecologiche. Infine, l’intervento prevede la fornitura, il trasporto e la distribuzione di sabbia proveniente da una cava specifica, al fine di ripristinare o migliorare le caratteristiche geomorfologiche e fisico-chimiche del suolo, favorendo il ristabilirsi di habitat idonei per la flora e la fauna autoctona”.
Il nuovo arenile del ripascimento dovrebbe arrivare “dalla cava di sabbia silicea più vicina nell’area compresa tra Sassari e Alghero”. In modo da “garantire la compatibilità geochimica e granulometrica della sabbia con le caratteristiche naturali dell’area di intervento. La distanza stimata tra la cava e l’area di intervento è di circa 50 km (andata e ritorno)”.
I dubbi della Regione
Ieri la Giunta Todde è intervenuta sulla questione con una delibera presentata dall’assessora all’Ambiente, Rosanna Laconi. L’esecutivo ha deliberato l’assoggettamento del progetto alla procedura completa di Valutazione di impatto ambientale (Via). “La decisione deriva dalle rilevate criticità sulla compatibilità paesaggistica e urbanistica – spiegano dalla Regione -, nonché di ordine progettuale e conoscitivo, che non rendono possibile escludere impatti ambientali negativi e significativi su un’area costiera di elevato pregio naturalistico, ricadente in un sito Natura 2000“.




