Rissa a Sennori, il papà del ragazzo in coma: “Ho il cuore in frantumi”

Festa San Giovanni Battista Sennori

Il papà di Francesco Sircana, accoltellato nella rissa a Sennori, scrive parole commuoventi.

Mentre Francesco Sircana lotta tra la vita e la morte dopo l’accoltellamento durante la rissa alla festa di San Giovanni a Sennori, il papà Giuseppe ha scritto un lungo post sui social esprimendo dolore per la tragedia che ha colpito la sua famiglia dopo l’aggressione al figlio. Le sue parole sono un inno a non buttare via la vita.

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“Vi scrivo con il cuore in frantumi, sabato 28 giugno la mia vita si è fermata”, ha esordito così Giuseppe Sircana, parlando della terribile situazione in cui si trova ancora oggi il figlio Francesco. ”Da quel giorno, ogni ora è un peso, ogni pensiero è una ferita che si riapre – prosegue il papà – Non potete immaginare – e spero non dobbiate mai provarlo – cosa significhi per un genitore vedere il proprio figlio in quelle condizioni”.

Il genitore, che dopo pochi giorni ha trovato il coraggio di esprimere le sue parole di dolore, ha detto di averlo fatto con tutta la sua anima. ”Vi scongiuro in ginocchio non rovinate la vostra vita e quella degli altri – ha detto il papà -. State lontani dalla violenza, dalla droga, dall’odio e da tutte le cose negative. Non c’è nulla di forte o coraggioso nel farsi distruggere da queste cose. Vi promettono rispetto, vi promettono potere… ma vi lasciano solo macerie, vuoto, e occhi pieni di lacrime intorno a voi”.

“Non ascoltate quella musica che inneggia alla morte, alla rabbia, alla distruzione – prosegue papà Giuseppe Sircana -Quelle parole non vi rendono liberi, vi incatenano a una visione sbagliata della vita. Vi spingono contro tutto ciò che è amore, pace, famiglia. Non lasciate che la vostra mente venga avvelenata”.

Il padre di Francesco ha dichiarato in oltre che ogni scelta sbagliata ricade anche ”su chi vi ama o su altre madri e padri che amano”. ”Ogni vostra caduta, ogni vostro errore, ogni vostra assenza… è un colpo mortale per un genitore. Non c’è condanna peggiore che vedere il proprio figlio che lotta tra la vita e la morte e non poterlo aiutare”, scrive.

”Voi siete il futuro – conclude il padre del 21enne -. Siete quelli che domani cureranno, guideranno, insegneranno, costruiranno. Siete la speranza di tutti noi. Ma il futuro si comincia a costruire adesso, non sprecate la vostra giovinezza per seguire la strada sbagliata. Vi scongiuro, abbiate rispetto per la vostra vita e per quella degli altri. Abbiate cura dei vostri sogni. Abbiate pietà dei vostri genitori: non fateli soffrire. Non regalate loro notti d’ansia, lacrime nascoste, paure che non finiscono mai. Scegliete la gentilezza, l’impegno. Scegliete di essere diversi. Chi sceglie il bene, chi protegge e rispetta la propria vita e quella degli altri, non è debole: è un eroe”.

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