Il robot Mona Lisa entra in sala operatoria per la prima volta a Sassari

Una biopsia robotica con elevata precisione.

Si chiama Biobot Mona Lisa, è una particolare apparecchiatura che consente di effettuare una biopsia robotica con altissima precisione, ed è stato usato per la prima volta questa mattina a Sassari, nella Clinica urologica dell’Azienda ospedaliero universitaria. Nelle sale operatorie di viale San Pietro, una equipe composta dagli urologi con il professor Massimo Madonia e un’altra di Scienze radiologiche con il professore Maurizio Conti e il dottore Giuseppe Manzoni, ha realizzato tre biopsie prostatiche su tre diversi pazienti.

L’apparecchio, attraverso l’impiego di una metodica innovativa conosciuta come “elastic fusion biopsy”, è completamente robotizzato ed è stato studiato per rendere assolutamente precisa l’esecuzione della biopsia prostatica trans-perineale.

Un braccio robotico manovra automaticamente la sonda ecografica transrettale e il tragitto dell’ago da biopsia, con la assoluta precisione del prelievo, e rende conseguentemente obsoleto l’utilizzo di altre metodiche molto meno accurate.

“Ancora una volta – afferma il direttore della struttura Massimo Madonia – la Clinica urologica dell’Aou di Sassari si conferma centro di riferimento regionale per la diagnosi e il trattamento delle patologie urologiche. Grazie all’impiego dimostrativo di questo robot abbiamo offerto ai pazienti sia un elevato standard qualitativo nelle cure sia la possibilità di usufruire di tecnologie diagnostiche e terapeutiche sempre all’avanguardia e al passo con i tempi”.

Il robot consente una precisione ottenibile nell’ordine del millimetro. È possibile, inoltre, compensare eventuali movimenti involontari del paziente, così da mantenere sempre elevata l’accuratezza dei prelievi. Il Biobot Mona Lisa, attraverso una procedura automatica detta “fusione elastica”, consente la realizzazione di un’immagine ecografica in 3D dell’organo che in real time viene sovrapposta al modello 3D ottenuto in precedenza dalla risonanza magnetica prostatica, attraverso un software dedicato evoluto.

Attualmente, fanno sapere gli specialisti, il Biobot Mona Lisa è l’unico in grado di garantire prelievi precisi, riproducibili e indipendenti dall’errore umano. “Il contributo dell’operatore – riprende Mssimo Madonia – rimane indispensabile solo sul piano intellettuale e non più su quello manuale”. A riprova di questo, durante l’utilizzo fatto nel blocco operatorio di viale San Pietro, tre diversi medici hanno effettuato le tre procedure, con risultati che – a detta degli esperti sassaresi – sono perfettamente sovrapponibili.

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