Nigeriano pestato e rapinato a Sassari.
Il 30enne nigeriano pestato a Sassari era sceso dal treno proveniente da Olbia e stava raggiungendo il centro, quando è stato circondato da quattro connazionali. Secondo quanto ricostruito in fase d’indagine, si trattava di un agguato premeditato: l’uomo, un cittadino nigeriano di 30 anni, sarebbe stato preso di mira per essersi opposto all’ingresso in una consorteria criminale di connazionali attiva in città.
I fatti risalgono all’estate di due anni fa. Dopo ripetuti tentativi di convincimento, culminati in minacce, i quattro aggressori avrebbero deciso di passare all’azione. Davanti all’ennesimo rifiuto, uno di loro avrebbe estratto un coltello, mentre gli altri lo colpivano con calci e pugni. Il trentenne sarebbe stato anche ferito a un braccio, rapinato di 64 euro e infine lasciato sanguinante nei pressi della stazione ferroviaria.
La vittima, una volta soccorsa e medicata in ospedale, ha trovato il coraggio di raccontare tutto alla polizia. Le indagini della squadra mobile, concluse in meno di un mese, hanno permesso di identificare tre dei presunti aggressori. Tutti sono cittadini nigeriani e risultano residenti nel centro storico di Sassari.
Secondo l’accusa, i tre avrebbero agito per conto del “Supreme Vikings Confraternity”, gruppo criminale che avrebbe trovato terreno fertile in città e che necessiterebbe continuamente di nuove reclute per i propri traffici illeciti. Il giudice per l’udienza preliminare ha disposto il rinvio a giudizio dei tre imputati, accogliendo la richiesta della procura.