Sassari ha voglia di normalità, il sindaco Campus detta le regole per la ripartenza

Sassari spera nel ritorno alla normalità.

Procede, seppur a rilento, il ritorno alla normalità. Il sindaco di Sassari, Nanni Campus, con un’ordinanza detta le linee guida da applicare sul territorio nel solco dell’ultimo Dpcm del presidente del Consiglio Draghi. Dagli spostamenti alle prescrizioni per le attività commerciali, dalle riaperture delle palestre alle regole per mostre e musei, fino alle attività di ristorazione, ecco cosa si potrà fare.

Gli spostamenti.

I limiti orari agli spostamenti hanno inizio alle 23 e terminano alle 5 del giorno successivo, esclusi gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute.

Le attività commerciali.

Le attività degli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e altre strutture possono svolgersi anche nei giorni festivi e prefestivi nel rispetto dei protocolli per il contrasto al diffondersi del coronavirus.

La riapertura delle palestre.

Dal 24 maggio le attività all’interno delle palestre sono consentite a condizione che venga assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno 2 metri e che i locali siano dotati di adeguati sistemi di ricambio dell’aria, senza ricircolo.

I musei e le mostre.

Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri luoghi della cultura è assicurato tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori, garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Alle medesime condizioni sono aperte al pubblico le mostre.

Le attività di ristorazione.

Dalle 5 alle 23 sono consentite le attività dei servizi di ristorazione, svolte da qualsiasi esercizio come bar, ristoranti e attività simili, con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti.

Le attività di somministrazione di alimenti e bevande delle associazioni come i circoli ricreativi, culturali e sociali che dispongono di spazi all’aperto quali cortili o terrazze, sono consentite con consumo al tavolo nei suddetti spazi all’aperto. Si evitare, infine, qualsiasi forma di assembramento, anche occasionale, o qualsiasi forma di aggregazione per le finalità proprie.

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