Un poliziotto di Sassari deve difendersi dalla terribile accusa.
Va avanti il processo all’agente di polizia penitenziaria in servizio, ai tempi in cui si sono svolti i fatti, nel carcere di Bancali, arrestato nei mesi scorsi con l’accusa di violenza sessuale rivoltagli da parte dell’ex fidanzata.
Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe contattato attraverso Instagram e dato appuntamento alla donna, abitante in un paese dell’hinterland di Sassari, fingendosi un altro uomo. Quando la donna è uscita di casa, se l’è trovato davanti con la pistola puntata alla testa. Il poliziotto, infine, l’avrebbe violentata.
Il Pm chiede l’incriminazione del poliziotto per violenza sessuale alla propria ex.
La denuncia contro il presunto violentatore stata presentata immediatamente ai carabinieri del paese. La vicenda giudiziaria, dopo l’arresto del poliziotto di origine campana e la concessione dei domiciliari con divieto di ingresso in Sardegna, è proseguita. Nei giorni scorsi il Pm Mario Leo ha chiesto per lui la condanna a 11 anni e 8 mesi di reclusione.
Come si legge su La Nuova Sardegna, a gennaio sarà il turno della difesa, che proverà a smontare l’accusa sui due principali argomenti: che l’uomo abbia travisato la propria identità e che poi abbia violentato l’ex fidanzata.
