Sassari, protesta M5s: “In ospedale mancano i letti, ma pagano l’abbonamento Sky”

Denuncia M5s: “In ospedale a Sassari mancano i letti, ma pagano Sky”

Nell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari mancano i letti, ma viene pagato l’abbonamento per vedere Sky. Il caso finisce in Consiglio regionale con un’interrogazione M5s. “Come una casa senza letto e senza cucina ma con la parabola sul tetto – denuncia la consigliera regionale Desirè Manca -. In questo caso non si tratta di una casa ma di un ospedale, l’affollatissimo Santissima Annunziata di Sassari. Mentre i pazienti sono costretti a sostare sulle barelle per mancanza di posti letto. La direzione decide di attivare un abbonamento Sky hotel/business da installare in 220 stanze per il costo complessivo di 65mila euro. Incredibile”.

Il caso Sky in Consiglio regionale

“Quanto deciso è messo nero su bianco in una deliberazione – spiega -. Si spiega che l’affidamento diretto per l’abbonamento di canali televisivi Sky con formula Sky hotel business per la durata di due anni. È finalizzato all’attuazione di un progetto di umanizzazione delle cure e di miglioramento degli ambienti ospedalieri finalizzato ad incrementare il benessere dei pazienti”. Secondo la consigliera regionale “su questo punto non ci sarebbe veramente alcunché da controbattere”, ma il problema è che in ospedale ci sono altre urgenze e ha presentato un’interrogazione al presidente Solinas e all’assessore Nieddu.

“I pazienti del Nord Sardegna non hanno la possibilità di essere curati per mancanza di personale, devono attendere anni per una visita specialistica, devono dire addio ogni giorno a servizi sanitari fondamentali come le consulenze psicologiche in ospedale ma viene offerto loro il servizio di pay tv in camera – denuncia Desirè Manca -. Tutto ciò è surreale e vergognoso, sembra assurdo che si possano destinare ulteriori somme per avere le anteprime dei migliori film usciti nelle sale o lo sport quando purtroppo alcuni pazienti non hanno nemmeno un posto letto figuriamoci la possibilità di guardare la televisione. A meno che l’Aou non intenda installare anche un maxi schermo in corridoio per umanizzare le cure di tutti”.

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