Sassari contro il Governo per i tagli alla cultura: “Un’azione becera e scellerata”

Il Comune di Sassari scende in campo contro i tagli alla cultura

Contro i tagli ai fondi per la cultura scende in campo anche il Comune di Sassari, assieme a quelli di Cagliari e Alghero. Quella del Governo Meloni per il sindaco Giuseppe Mascia è “un’azione scellerata, becera e cieca”.

Il Comune di Sassari contro i tagli alla Cultura

“Sassari ha aderito al momento di confronto e riflessione tenutosi contemporaneamente in diverse parti d’Italia in risposta al deterioramento delle condizioni del settore culturale in Sardegna e a livello nazionale. La sala conferenze di Palazzo Ducale ha ospitato un hub locale in collegamento con l’Assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo”.

“L’iniziativa si inserisce in un quadro di crescente preoccupazione per i segnali di crisi evidenziati dai recenti dati del Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo, pubblicati dal Ministero della Cultura, che delineano un quadro di sostanziale impoverimento del comparto.
I fondi triennali destinati alle realtà di produzione (compagnie, centri di produzione, festival, teatri regionali e nazionali), risultano infatti drasticamente ridimensionati, coinvolgendo trasversalmente tutte le discipline artistiche: teatro, danza, multidisciplinare. In modo particolare, è stata evidenzia una netta contrazione di quelle realtà che negli ultimi anni hanno investito in ricerca artistica, innovazione dei linguaggi e nel contemporaneo, soggetti ormai cancellati o fortemente penalizzati a favore di logiche commerciali e di un’offerta culturale incentrata esclusivamente sul repertorio classico”.

Il fronte comune

“La scelta politica del Governo, che si riflette nelle decisioni della Commissione Danza, rappresenta un elemento di grande preoccupazione. La Commissione, infatti, non ha adottato le deliberazioni all’unanimità, evidenziando una frattura ormai consolidata anche in altri ambiti: in Commissione Prosa, alcuni rappresentanti degli enti locali si sono dimessi in segno di protesta contro i criteri adottati dal governo.
Particolarmente grave è il caso della danza, dove la Commissione ha deciso di declassare o bocciare organismi storici e riconosciuti a livello regionale e nazionale, tra cui Fuorimargine, Sardegna Teatro, S’Ala, Oltrenotte, Carovana S.M.I. e Tersicorea“.

“In questa cornice, forte è la volontà di sostenere le istanze provenienti dalla mobilitazione, offrendo segnali concreti di attenzione e supporto. Significative sono anche le adesioni dei primi cittadini di Sassari, Cagliari e Alghero, Giuseppe Mascia, Massimo Zedda e Raimondo Cacciotto, che hanno annunciato l’apertura di spazi istituzionali dedicati all’accoglienza di artisti, curatori e maestranze locali, in coordinamento con altre città italiane”.

Lo sfogo del sindaco Mascia

“Questo governo non solo taglia, ma sceglie di cancellare una parte importante della nostra cultura“, afferma il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia. “Invece di investire, invece di produrre, invece di sostenere e fare crescere il nostro Paese, questo governo intende ridurlo ad altro», aggiunge. «Con le altre città dobbiamo iniziare a muoverci perché questo non deve accadere – prosegue – occorre generare un movimento che possa dire no e sappia contrastare un’azione scellerata, becera e cieca“.

L’assessora Puggioni

Per l’assessora alla Cultura del Comune di Sassari, Nicoletta Puggioni, “la cultura è un arricchimento e come tale deve essere vista e supportata, anzitutto dal Ministero”. Puggioni ricorda poi che “l’Italia è un Paese grande grazie anche al proprio patrimonio culturale” e invita il Governo “a vedere la cultura come un investimento sul piano sociale e morale, ma anche materiale, economico e occupazionale”.

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