Sassari presenta i suoi scavi segreti
Sassari, città di pietre antiche di segreti e memorie silenziose, si prepara a svelare gli scavi e un suo segreto custodito da secoli. Gli scavi archeologici nel cortile dell’ex Palazzo Estanco, vicino alla sede centrale dell’Università, hanno portato alla luce una parte sconosciuta della sua storia medievale. Un muro forte, una torre quadrata, e tracce di una città che si sviluppava tra mura e canalizzazioni, ora emergono come un volto nuovo e sorprendente.
Le date dell’apertura degli scavi
L’area di scavo, curata dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, sarà aperta eccezionalmente al pubblico martedì 24 e mercoledì 25 giugno. Dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16, i visitatori potranno entrare in un mondo sotterraneo di pietre, utensili e resti umani. L’accesso sarà controllato, per garantire la tutela di un patrimonio che parla di un passato remoto.
Gli scavi hanno scoperto più di semplici mura. Sono emerse canalizzazioni, impianti produttivi e reperti provenienti dalla Spagna, Liguria e Toscana. Resti di sepolture umane testimoniano come questa parte di Sassari fosse viva e strategica. La torre quadrata citata nei documenti di Enrico Costa, scomparsa nell’Ottocento, si collega con le antiche mura della città, creando un filo invisibile tra passato e presente.
Come l’Università che forma menti e svela conoscenze, questi scavi aprono uno spiraglio sulla storia nascosta di Sassari. Un’opportunità unica per immergersi in un passato che ancora sussurra tra le pietre, tra scoperte e ricordi sepolti.