Il processo al cardinale Angelo Becciu.
Una condanna a 7 anni e 3 mesi di reclusione è stata chiesta dal promotore di giustizia Vaticano, Alessandro Diddi, nei confronti del cardinale Angelo Becciu. Ieri il prelato originario di Pattada aveva commentato in modo duro l’evoluzione del processo che lo vede coinvolto nella Città del Vaticano: “Ho dovuto subire troppe umiliazioni da colui che dovrebbe essere un Promotore di Giustizia e che nella sua requisitoria, anziché prendere atto delle verità emerse dal dibattimento, ha preferito la strada dell’offesa“.
Gli imputati nella gestione dei fondi della Segreteria di Stato.
Complessivamente sono 10 gli imputati coinvolti nella gestione dei fondi della Segreteria di Stato, con richieste di condanna complessive che ammontano a 73 anni e un mese di reclusione, oltre a pene interdittive e sanzioni pecuniarie di vario tipo.
La difesa del cardinale Becciu.
“Nei sette anni in cui ho svolto il mio mandato di Sostituto, ogni anno firmavo decina di finanziamenti prelevati dal Fondo Obolo per scuole, ospedali, chiese, cooperative e vari progetti sociali. Solo il finanziamento alla Caritas di Ozieri ha attirato l’attenzione degli inquirenti e solo la mia lettera al Direttore di quella Caritas, inviata su richiesta del Vescovo di Ozieri, è stata oggetto di incriminazione. Non ne capisco il motivo, eppure ad altre entità sono state spedite somme maggiori di questa e i magistrati non hanno avuto di che dire”, aveva affermato il cardinale.
“Non mi abbatteranno e non mi distruggeranno gli attacchi indiscriminati e rancorosi che vengono spacciati come atto di giustizia. Sono certo che il Collegio dei Giudici riconoscerà la mia innocenza. Continuerò ad andare a testa alta e con la coscienza a posto, fiero di aver contribuito ad opere di solidarietà e carità nella mia Sardegna”, aveva concluso Becciu, respingendo le accuse e ribadendo la sua innocenza.