Scatti di anzianità non riconosciuti, da Sassari la lotta contro il Miur

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Una dipendente di un liceo di Sassari ha avviato una lite giudiziaria col Miur.

Una dipendente del liceo Azuni di Sassari ha intrapreso un’azione legale contro il Miur, contestando il mancato riconoscimento degli scatti di anzianità maturati durante i periodi di lavoro con contratto a tempo determinato. La questione ruota attorno all’interpretazione del periodo necessario per maturare il primo scatto di anzianità previsto dal contratto collettivo nazionale della scuola.

Non riconoscendo il primo periodo a tempo determinato nel computo dei due anni per la maturazione dello scatto, che la difesa della donna ha definito “anno zero”, il periodo tra l’inizio del servizio e il secondo anno, al termine del quale viene riconosciuto lo scatto, corrisponderebbe a 1.095 giorni, secondo i calcoli fatti dal Miur. L’avvocato Giovanni Campus, legale della dipendente, ha contestato questa interpretazione, sostenendo che il periodo dovrebbe essere di 730 giorni, equivalenti a due anni solari, includendo quindi anche il primo anno di servizio a tempo determinato.

In primo grado, il tribunale del lavoro di Sassari ha accolto le argomentazioni della dipendente, condannando il Ministero al pagamento di oltre 10.000 euro, somma corrispondente alle differenze retributive maturate. Tuttavia, la Corte d’Appello ha successivamente ribaltato la decisione, accogliendo la tesi dell’Avvocatura dello Stato e dando ragione al Ministero.

Come scrive La Nuova Sardegna, La controversia è ora all’esame della Corte di Cassazione, che ha fissato un’udienza pubblica per discutere il caso. La Suprema Corte ha ritenuto la questione di particolare rilevanza, considerando che potrebbe avere implicazioni per numerosi docenti e personale scolastico precario a livello nazionale.

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